"di Carlo Quaranta
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Il borsino granata
di Carlo Quaranta
Alla vigilia difficilmente avremmo trovato un tifoso del Torino talmente pessimista...
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"Alla vigilia difficilmente avremmo trovato un tifoso del Torino talmente pessimista da immaginare un tracollo del genere (peraltro tra le mura amiche ancora inviolate) tale da cancellare e addirittura sovvertire il 3-1 ottenuto al Bentegodi nella partita di andata e finendo per andare in svantaggio nel computo degli scontri diretti con il Verona.
"Eppure è accaduto: i granata sono stati annichiliti, inghiottiti nel pressing e sovrastati atleticamente e tecnicamente dagli scaligeri che hanno giocato come spesso ha fatto il Torino in questa stagione, dimostrando una superiorità ed una consapevolezza di squadra superiore agli avversari sebbene quasi mai sia riuscito ad imporsi con risultati parimenti eclatanti. Anzi, appena una settimana prima i granata avevano violato lo Zecchini di Grosseto con un altisonante 0-3. Però, al di là del risultato netto conseguito, il Torino non era sembrato la solita squadra che imponeva in modo autorevole il proprio gioco e dominava l’avversario e la prova di ciò risiedeva in un dato molto importante del Toro venturiano: quello relativo al possesso palla da sempre appannaggio dei granata, anche nelle partite più sfortunate prima di Grosseto. Questo dato negativo si è poi riconfermato nel posticipo di lunedì (addirittura solo il 39% di possesso nell’orrendo primo tempo) e ciò dovrebbe far riflettere Bianchi e compagni che evidentemente nei giorni scorsi, a fronte del risultato ingannevole, hanno trascurato il campanello d’allarme di Grosseto, un segnale che potrebbe rivelare un preoccupante calo atletico della squadra. In tale contesto le parole di Ventura nel post partita assumono un valore davvero importante: la sconfitta pesante contro il Verona, così diversa dalle precedenti, obbligherà i granata a fare una valutazione profonda e già da sabato prossimo potremo capirne gli effetti.
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