La situazione del Toro non è buona, direbbe Celentano. Ma forse si tratterebbe di un eufemismo poiché si dovrebbe parlare di situazione critica, di codice rosso. Certo, la sconfitta in casa dei migliori del torneo è preventivabile, ciò che non lo è affatto è l’astinenza degli attaccanti che in una squadra di medio-bassa classifica dovrebbero capitalizzare al massimo le occasioni create. Non è il caso di gettare la croce su qualcuno in particolare anche perché nel secondo tempo neanche la difesa ha brillato, anzi l’Inter ha creato meno del Torino eppure gli ha rifilato quattro pappine. Il centrocampo ha retto l’urto finché ha potuto e Barone e Rosina hanno tentato di innescare le punte anche con discreto successo. Novellino, dal canto suo, ha perso la partita contro Mancini all’inizio del secondo tempo quando quest’ultimo ha azzeccato le mosse Chivu e Jimenez che in 7’ hanno chiuso la pratica senza che il mister granata se ne rendesse conto. L’ingresso tardivo di Recoba e l’uscita mai avvenuta di un Di Michele abulico hanno fatto il resto. A conti fatti riemergono i problemi che già si conoscevano in partenza: una rosa non costruita per il 4-4-2 novelliniano, l’assenza di un attaccante di peso e di gol alla Cruz o alla Lucarelli e la condizione fisica precaria degli attori protagonisti di questo primo atto che speriamo si chiuda presto affinché cominci, dopo le feste ed un auspicabile mercato di riparazione mirato (centrocampisti esterni e centravanti), un secondo atto più divertente. CHI SALE:BARONE Rispetto all’ultima uscita ad Empoli, l’ex rosanero è sensibilmente migliorato, è parso più reattivo ed ispirato sebbene impiegato in una posizione più arretrata per sopperire all’assenza di Corini. Se il centrocampo è stato il reparto che ha sofferto di meno ed ha imbrigliato bene il gioco nerazzurro il merito è anche suo. Buone alcune sue intuizioni che avrebbero meritato miglior sorte. Insomma, prestazione più vicina a quelle di inizio torneo che a quelle dello scorso anno o di Empoli.STABILI:SERENI La sua prestazione è stata come al solito su buoni livelli, non ha fatto miracoli ma mica può diventare una consuetudine… Il suo lo ha fatto con due interventi alla Garella nel primo tempo e sfiorando il tiro dal dischetto di Ibrahimovic. Poi anche lui è parso scoraggiato dagli eventi.COMOTTO Sempre stabilmente su livelli alti sul piano dell’ardore, dell’impegno, dell’esempio di buon capitano. Fin troppo generoso nell’azione del rigore quando rischia il tutto per tutto pochi secondi dopo aver sfiorato il gol con un tiro cross uscito di un soffio alla destra di Julio Cesar. Vince il confronto con Cesar a cui però concede un tiro in porta e nella ripresa le mosse di Mancini lo costringono ad esser più guardingo. NATALI Continua a prendersi qualche licenza di troppo con gli attaccanti avversari rischiando sempre di sentirsi fischiare il fallo contro. Stabile in questo e nella solita prestazione altalenante in cui fa vedere di potersela cavare come difensore (aveva di fronte un certo Ibrahimovic), come centrocampista (suo il lancio che ispira di Michele nell’azione più pericolosa) e come attaccante (sua la traversa colpita con un colpo di testa su corner de Chino) ma anche di attraversare momenti di pericolose amnesie.
toro
Il borsino granata
La situazione del Toro non è buona, direbbe Celentano. Ma forse si tratterebbe di un eufemismo poiché si dovrebbe parlare di situazione critica, di codice rosso. Certo, la sconfitta in casa dei migliori del torneo..."CHI SCENDE:DI LORETO Talvolta in affanno su Cruz che perde in occasione dell’assist sul calcio di rigore e sul gol, nel complesso non ha demeritato ed è stato senz’altro “più pulito” nei suoi disimpegni difensivi rispetto a Natali. Qualche volta smarrisce il senso della posizione e compie un passo indietro rispetto alla confortante prova di Empoli. Ma se ciò avviene contro gli attaccanti dell’Inter non è certo il caso di drammatizzare. ZANETTI Corre e pressa offrendo il suo contributo alla fase difensiva. Appoggia di rado l’azione offensiva per paura di esporre la squadra al contropiede avversario, eppure quando qualche volta giunge al limite dell’area trova spesso lo spunto interessante per servire un compagno o per battere a rete. In bambola nel secondo tempo su Chivu che gli scappa con effetti disastrosi per la truppa granata.LANNA Impiegato nella stessa posizione di una settimana fa, non ripete la prestazione positiva soprattutto in avanti dove non fornisce alcun apporto. Un primo tempo tutto sommato sufficiente a cui segue però una ripresa vissuta in difficoltà su Jimenez a cui confeziona un regalo (in anticipo sulle festività natalizie) che taglia definitivamente le gambe ad ogni velleità granata.DELLAFIORE Stavolta non fa bella figura al cospetto di un’altra sua ex squadra. Si trova certamente meglio come centrale difensivo che come terzino e non avendo precisi punti di riferimento soprattutto nel primo tempo gira un po’ a vuoto. Non è decisivo con le sue consuete giocate difensive strappa applausi ed anzi è in ritardo nella diagonale in chiusura sul gol di Cruz e sul colpo di testa di Burdisso che consente a Cordoba di segnare l’ultimo gol nerazzurro. ROSINA Nonostante Cairo abbia rinforzato la squadra, il talento calabrese rimane l’unico in grado di preoccupare le difese avversarie. La sua condizione fisica non gli consente, però, di durare per tutta la partita e con ciò si spiegano, in parte, anche le scelte di Novellino. Tuttavia anche lui dovrebbe cercare di giocare con più semplicità quando si rende conto di non essere al top anziché tentare giocate ad alto tasso di difficoltà come quando cerca di superare Cordoba in velocità.DI MICHELE Considerata la sua precedente partita, altrettanto negativa, si dovrebbe valutarlo in condizioni di stabilità di prestazioni e forma. Ma è passata una settimana in più di lavoro insieme ai compagni e di intesa neanche l’ombra. Eccede in errori indisponenti quando tenta il dribbling e cerca di strafare ed ha una sola felice intuizione che Ventola sciupa. Deve migliorare.VENTOLA Sarebbe fin troppo facile addossargli tutte le responsabilità per quell’occasione d’oro fallita al 26’, ha fatto sapere di essere scivolato (gli è capitato spesso durante la partita) e noi gli crediamo. Ma ciò che desta perplessità maggiori è la sua continua altalena di rendimento che verifichiamo settimanalmente. Non offre continuità di prestazioni, sarà per la sua condizione fisica precaria ma quando, imbeccato da Barone, sbaglia il movimento e perde il tempo del tiro le cause, evidentemente, sono da ricercarsi anche altrove.
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"CHI SCENDE:DI LORETO Talvolta in affanno su Cruz che perde in occasione dell’assist sul calcio di rigore e sul gol, nel complesso non ha demeritato ed è stato senz’altro “più pulito” nei suoi disimpegni difensivi rispetto a Natali. Qualche volta smarrisce il senso della posizione e compie un passo indietro rispetto alla confortante prova di Empoli. Ma se ciò avviene contro gli attaccanti dell’Inter non è certo il caso di drammatizzare. ZANETTI Corre e pressa offrendo il suo contributo alla fase difensiva. Appoggia di rado l’azione offensiva per paura di esporre la squadra al contropiede avversario, eppure quando qualche volta giunge al limite dell’area trova spesso lo spunto interessante per servire un compagno o per battere a rete. In bambola nel secondo tempo su Chivu che gli scappa con effetti disastrosi per la truppa granata.LANNA Impiegato nella stessa posizione di una settimana fa, non ripete la prestazione positiva soprattutto in avanti dove non fornisce alcun apporto. Un primo tempo tutto sommato sufficiente a cui segue però una ripresa vissuta in difficoltà su Jimenez a cui confeziona un regalo (in anticipo sulle festività natalizie) che taglia definitivamente le gambe ad ogni velleità granata.DELLAFIORE Stavolta non fa bella figura al cospetto di un’altra sua ex squadra. Si trova certamente meglio come centrale difensivo che come terzino e non avendo precisi punti di riferimento soprattutto nel primo tempo gira un po’ a vuoto. Non è decisivo con le sue consuete giocate difensive strappa applausi ed anzi è in ritardo nella diagonale in chiusura sul gol di Cruz e sul colpo di testa di Burdisso che consente a Cordoba di segnare l’ultimo gol nerazzurro. ROSINA Nonostante Cairo abbia rinforzato la squadra, il talento calabrese rimane l’unico in grado di preoccupare le difese avversarie. La sua condizione fisica non gli consente, però, di durare per tutta la partita e con ciò si spiegano, in parte, anche le scelte di Novellino. Tuttavia anche lui dovrebbe cercare di giocare con più semplicità quando si rende conto di non essere al top anziché tentare giocate ad alto tasso di difficoltà come quando cerca di superare Cordoba in velocità.DI MICHELE Considerata la sua precedente partita, altrettanto negativa, si dovrebbe valutarlo in condizioni di stabilità di prestazioni e forma. Ma è passata una settimana in più di lavoro insieme ai compagni e di intesa neanche l’ombra. Eccede in errori indisponenti quando tenta il dribbling e cerca di strafare ed ha una sola felice intuizione che Ventola sciupa. Deve migliorare.VENTOLA Sarebbe fin troppo facile addossargli tutte le responsabilità per quell’occasione d’oro fallita al 26’, ha fatto sapere di essere scivolato (gli è capitato spesso durante la partita) e noi gli crediamo. Ma ciò che desta perplessità maggiori è la sua continua altalena di rendimento che verifichiamo settimanalmente. Non offre continuità di prestazioni, sarà per la sua condizione fisica precaria ma quando, imbeccato da Barone, sbaglia il movimento e perde il tempo del tiro le cause, evidentemente, sono da ricercarsi anche altrove.
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