Il borsino granata

"Gli incresciosi fatti di Padova con inevitabile strascico di polemiche e ricorsi, a conti fatti, hanno minato solo la serenità dei patavini incappati nell’inopinata debacle di Gubbio (unica caduta, peraltro, del quasi perfetto cammino granata) mentre i ragazzi di Ventura hanno battuto la terribile banda di Zeman attraverso giocate semplici e brillanti rischiando qualcosa solo nella prima ora del match. Nelle azioni gol ed in quelle più pericolose dei granata si è vista chiaramente la mano dell’allenatore che ha saputo dotare Bianchi e compagni degli strumenti giusti per vincere anche partite come questa, completamente diversa da quasi tutte le altre affrontate finora (e di questo bisogna rendere merito al Pescara sceso in campo per giocare e non solo per distruggere). Finalmente sono stati premiati col gol anche gli inserimenti dei centrocampisti, unico neo della fase realizzativa che contava finora solo sull’unico importante gol del rientrato Suciu alla Samp: dopo che alcune partite sono state risolte dai gol di attaccanti e difensori l’apporto dei mediani in zona gol contro gli abruzzesi ha abbattuto un altro tabù ed ora con le marcature di Basha e Vives (anche loro al rientro dopo aver scontato la squalifica) i goleador torinisti sono diventati ben dodici, una vera cooperativa del gol non più affidata alla vena del proprio capitano. Da sottolineare poi come Iori, l’unico centrocampista non andato in gol, sia stato fondamentale nel tagliare la difesa del simpatico maestro di calcio boemo servendo gli assist decisivi e facendo frullare a piacimento la palla come piace a Ventura. Ora mancano due partite alla fine del girone di andata: vincendo a Modena e contro l’Albinoleffe ed ottenendo, da regolamento, i tre punti di Padova, i granata, depositari della difesa meno battuta d’Europa, avranno la possibilità di ottenere un altro bel record e cioè quello di centrare quota 50 punti al giro di boa.