"di Carlo Quaranta
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Il borsino granata
di Carlo Quaranta
Nelle parole che Giampiero Ventura ha rilasciato alla stampa nel post partita c’è tutta la sua filosofia calcistica che non...
"Nelle parole che Giampiero Ventura ha rilasciato alla stampa nel post partita c’è tutta la sua filosofia calcistica che non può che prescindere dal singolo risultato e dai numerosi torti arbitrali ma che guarda al gioco ed alla prospettiva. Una filosofia che l’intero ambiente granata deve fare propria per maturare e poter ambire così a traguardi più prestigiosi (e gli applausi a fine gara del pubblico dimostrano che si è sulla buona strada). Perché non serve vincere e andare in A se non si ha una precisa identità di gioco. Più che vincere conta come si vince, ecco perché il pareggio di domenica sera contro il Bari equivale ad una vittoria anche se è giunto solo un punto: perché ha regalato ancora maggior consapevolezza dei propri mezzi alla squadra e questa sarà utile per il prosieguo.
"Il tecnico genovese è stato lucido anche nell’analizzare la partita, non ha considerato più di tanto l’operato dell’arbitro ma ha osservato che i suoi giocatori nel finale – soprattutto quando sono rimasti in superiorità numerica - non hanno conservato la stessa tranquillità di altre partite (poi vinte) ma si sono gettati in avanti in modo quasi scriteriato, più col cuore che col cervello. Ciò si è verificato anche perché Iori (al rientro dopo la squalifica) non è apparso così continuo e brillante – assist a parte - come in altre occasioni e gli stessi Basha e Vives hanno accusato una lieve flessione, complice anche un campo scivoloso che è costato un brutto infortunio all’ottimo Darmian.
"Ora, nelle prossime partite tornerà a disposizione l’azzurro Ogbonna ma la difesa perderà il giovane scuola Milan, gli esterni Surraco, Guberti e Pagano morderanno ancora il freno ai box e l’attacco, già non particolarmente prolifico, sarà privo del suo attaccante principe Bianchi. Così, sull’ostico campo del Crotone i granata dovranno dimostrare coi fatti di aver fatto proprie le parole del loro mentore.
"(foto M. Dreosti)
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