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Il Brescia di Zeman

Il Torino è atteso dall’ultimo impegnativo match della stagione, prima della partita interna contro la Cremonese già retrocessa. Domenica alle ore 15, la B rimpiazzerà la A nel giorno festivo...

Redazione Toro News

"Il Torino è atteso dall’ultimo impegnativo match della stagione, prima della partita interna contro la Cremonese già retrocessa. Domenica alle ore 15, la B rimpiazzerà la A nel giorno festivo più amato dai tifosi, il Torino affronterà nello storico Rigamonti (un altro stadio dedicato ad un immortale di Superga) il Brescia di Zeman. I lombardi hanno tutte le caratteristiche tipiche delle squadre del tecnico boemo, ovvero la loro volitività. Gli azzurri hanno avuto alti e bassi incredibili, ma sono ancora lì a giocarsi la zona playoff, per questo la partita di domenica assume un’importanza assai rilevante ai fini della classifica. Il Toro cercherà di tenere il ritmo del Catania in attesa di qualche loro passo falso, ma il Brescia cercherà a tutti i costi i tre punti per arrivare al sesto posto e giocarsi i playoff.

"La squadra del presidente Corioni, uno che in tempi non sospetti fece già la guerra al sistema calcio, ha 60 punti in classifica a pari merito con l’Arezzo e il Crotone (entrambe intercettate nelle conversazioni di Moggi, per cui ritenute a rischio sanzioni), ma ad un solo punto dal Modena, in questo momento sesto. Le ultime partite non sono state positive per gli uomini di Zeman: sconfitta in casa con il Vicenza di Camolese per 0-3 e rocambolesco pareggio per 2-2 di sabato scorso a Terni. In precedenza il Brescia aveva perso in casa dell’Atalanta per 2-0 e battuto il Cesena per 3-2. Questo l’ultimo ruolino di marcia dei lombardi, una squadra che prende molti gol, ma è anche in grado di farne altrettanti, proprio come ai tempi in cui Zeman allenava il Lecce e in precedenza Foggia, Lazio, Salernitana ed Avellino.

"La rosa della squadra lombarda conta alcuni giocatori molto interessanti da Stankevicius a quell’Omar Milanetto che da anni viene dato prossimo granata, ma alla fine non riesce mai ad approdare nella sua squadra del cuore. Da non dimenticare il vecchio, ma sempre abile Di Biagio, così come il nuovo astro nascente del calcio italiano, Daniele Mannini che insieme a Possanzini formano un bel tandem in attacco.

"In questo momento però, inutile nasconderlo, Zeman sta vivendo un suo personale successo: le accuse che da anni sta facendo alla Juventus e al sistema calcio. Si sa che Zdenek è un tifoso bianconero, ma di quelli vecchia maniera, che non si esalterebbero mai per una vittoria regalata, ma solo guadagnata sul campo. Non per niente è stato istradato allo sport e al calcio da uno zio molto famoso, il compianto ex allenatore della Juventus Vycpalek, fratello della madre. Domenica possiamo starne certi, la partita non si giocherà solo sul campo, ma anche sugli spalti, dove entrambe le tifoserie continueranno nei loro striscioni e cori contro una certa squadra che finora l’ha fatta franca, ma forse la sua audacia incontrollata sta per finire. Zeman ha pagato molto in questi anni la sua voglia di fare luce su episodi che possiamo considerare particolarmente strani, adesso può prendersi la sua rivincita personale, a patto che domenica non faccia nessuno scherzetto al Toro di De Biasi, un ex di prestigio per il Brescia, che portò in A con merito.