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Il buio dopo l’arcobaleno

Si definiscono meglio i contorni dell’improvviso blitz che ieri sera, poco prima delle 23, ha portato gli uomini della Guardia di Finanza a perquisire la sede del Toro. L’indagine (che ha portato alla emissione di tre avvisi di...

Redazione Toro News

Si definiscono meglio i contorni dell’improvviso blitz che ieri sera, poco prima delle 23, ha portato gli uomini della Guardia di Finanza a perquisire la sede del Toro. L’indagine (che ha portato alla emissione di tre avvisi di garanzia a Cimminelli, Romero e al direttore amministrativo Paiuzza) riguarda i conti della società e l’iscrizione al campionato. Le fiamme gialle hanno visitato anche uffici e abitazioni private dei dirigenti granata. I reati ipotizzati dai magistrati, i Pm Tinti e Benso, sono falso in bilancio e truffa. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe una falsa fidjussione, attraverso la quale il Torino calcio avrebbe coperto il debito Irpef (30 milioni di euro) per il quale è stata chiesta una rateizzazione in cinque anni alla Agenzia delle Entrate.Mentre registriamo la stizzita reazione di Carlo Mussa, avvocato della società granata (“siamo vittime di un colossale raggiro, chiariremo ogni cosa a tempo di record”), resta l’amarezza profonda per tutta questa vicenda. Non si era ancora spento l’eco della grande festa per il ritorno in serie A che il Toro si trova coinvolto in una vicenda squallida, dai contorni torbidi e misteriosi. Finora una delle (poche) cose di cui noi tifosi granata potevamo andare fieri era di non essere mai stati toccati da scandali (se non per la questione Lentini, che aveva riguardato il Milan e Berlusconi, più che Borsano e soprattutto il Toro) e pastrocchi: dal calcio scommesse ai passaporti falsi, dal doping farmacologico a quello amministrativo. Due estati dopo il caos fideiussioni, che aveva fatto finire nel centro del mirino Roma e Napoli, stavolta tocca a noi. Speriamo, in tutta sincerità di uscirne in fretta. Auguriamoci che siano vere le parole dette dai dirigenti granata, anche se certe difese d’ufficio ricordano tanto quelle di certi politici corrotti finiti nella maglie della giustizia.. Con l’aria che tira, se la società non è completamente estranea, qui si rischia grosso. E’ proprio vero, per i cuori granata non c’è mai pace.