Nel momento più delicato della stagione per il Toro, vuoi perché da inizio anno il tecnico Ventura dice che il mese di marzo è quello decisivo, con i punti che valgono doppio, vuoi perché è innegabile l’appannamento fisico della squadra granata, arriva il calendario a dare una mano. Tre delle prossime quattro partite il Toro le giocherà davanti al proprio pubblico, dove fino alla debacle di lunedì scorso contro il Verona aveva un cammino di tutto rispetto, fatto di dieci vittorie e quattro pareggi in quattordici gare, senza quindi neanche una sconfitta.
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Il calendario dà una mano al Torino
Nel momento più delicato della stagione per il Toro, vuoi perché da inizio anno il tecnico Ventura dice che il mese di marzo è quello decisivo, con i punti che valgono doppio, vuoi perché è innegabile...
Il primo impegno sarà sabato contro un Gubbio che fuori casa non dovrebbe fare paura a guardare i numeri. Quella umbra è, infatti, l’unica compagine di B a non aver mai vinto in trasferta, con ben undici sconfitte in quindici gare disputate lontano dal “Barbetti”. Una settimana più tardi i granata faranno visita ad un Empoli invischiato nella bagarre per non retrocedere, in virtù di un campionato ben al di sotto delle aspettative.
Poi di nuovo all’Olimpico, per due gare interne consecutive. Il venerdì di Pasqua sfida contro la Reggina, mentre dieci giorni dopo, nel posticipo della trentacinquesima giornata, a Torino arriva il Sassuolo. Insomma, nel momento di massimo appannamento il calendario si mette dalla parte della squadra granata, che in caso di successo sabato contro il Gubbio metterebbe una volta per tutte da parte il momento difficile.
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