"La chance che la classifica forniva al Torino, quella di superare quattro squadre in un colpo solo e mettersi mani e piedi in zona Europa, ingolosiva davvero. Poteva essere un momento chiave del campionato dei granata, la partita della Sardegna Arena, invece è stato un altro episodio di una lunga serie (Udine, Bologna, Parma...) che acuisce il senso di incompiutezza attuale di una squadra che potrebbe ottenere molto di più. Sì, perchè le potenzialità, lo diciamo per l'ennesima volta, sono importanti; la rosa è coperta in tutti i ruoli, in panchina c'è un allenatore (nel caso di ieri, un vice-allenatore) che ha l'esperienza per saper sfruttare le armi a disposizione, e non è giusto sottovalutare (forse per una piacevole abitudine) il fatto che il Torino quasi sempre riesce a mettere sotto gli avversari sul piano del gioco.
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Il centesimo per fare una lira
Editoriale / La classifica lascia ancora tutto in ballo e ci sono cose positive dalle quali ripartire, ma per puntare l'Europa serve un cambio di passo
"Eppure l'appuntamento con il famigerato salto di qualità ancora una volta è rimandato. C'è sempre qualcosa di mezzo, al momento, tra questo Toro e la sua affermazione. Un errore arbitrale, un portiere che para, un approccio iniziale sbagliato, un gol regalato. Manca sempre un centesimo per fare una lira e non è facile spiegare il perchè. Si può menzionare l'attuale deludente apporto sul piano tecnico e morale di Zaza (che quel gol lo deve fare e basta) e Soriano (che fine ha fatto il determinato e coraggioso incursore della Sampdoria?) che fa sentire la mancanza di uno come Ljajic quando il Torino affronta una squadra chiusa e organizzata. L'insufficiente valorizzazione di Belotti, che dovrebbe attaccare la porta e la profondità per novanta minuti e invece lo si vede sempre in zone del campo diverse.
"Più di tutto, la sensazione è che la squadra non riesca ancora a leggere i momenti di una partita e di un campionato: in un contesto come quello di ieri (seppure, nessuno se lo dimentica, a Cagliari non ha ancora vinto nessuno) si doveva e poteva osare di più da ben prima dell'ultimo quarto d'ora. La classifica lascia ancora tutto in ballo e ci sono cose positive dalle quali ripartire, ma per puntare l'Europa serve un cambio di passo: e deve arrivare già nel prossimo mese di campionato, se la squadra ne è capace.
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