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”Il contratto di Ventura? Rinnovarlo subito”

Durante la puntata odierna della trasmissione 'Dalla Parte del Toro', in onda tutti i sabato mattino su Radio Flash ed in diretta streaming su TN, è intervenuto il giornalista di Sky - nonchè ex direttore proprio di ToroNews -...

Redazione Toro News

Durante la puntata odierna della trasmissione 'Dalla Parte del Toro', in onda tutti i sabato mattino su Radio Flash ed in diretta streaming su TN, è intervenuto il giornalista di Sky - nonchè ex direttore proprio di ToroNews - Paolo Aghemo col quale i conduttori Laris e Puddu hanno disquisito in lungo ed in largo sul Torino, parlando di classifica, spogliatoio, società e mercato.

''Gran parte del merito dei risultati raggiunti finora dal Torino - ha esordito lo stesso Aghemo - va sicuramente a Ventura ed a chi l'ha scelto: il tecnico ligure ha saputo cambiare l'approccio mentale della squadra, plasmando un gruppo coeso e dedito a riportare sul campo i frutti del lavoro svolto. Nella squadra ci sono alcuni buoni giocatori e altri ottimi, parlo di Ogbonna, Bianchi ed anche Iori che vedo molto bene in prospettiva serie A: il Torino non è però una corazzata, ma quest'ottimo avvio di stagione che nessuno si aspettava è appunto frutto del lavoro eccezionale sullo spogliatoio operato da Ventura''.

Per ogni aspetto 'troppo positivo' c'è sempre un risvolto 'più negativo': ''Bisogna fare attenzione però perchè le vittorie di solito nascondono le piccole crepe che ci sono sempre in tutte le squadre; adesso che il Toro è incappato in un periodo di flessione bisogna fare attenzione. Sono sempre però rischiosi questi discorsi in Granata perchè capita spesso che la prima difficoltà venga ingigantita fino a sembrare insormontabile: non bisogna spaventarci però perchè non credo che si possa già parlare di crisi, si tratta chiaramente di un calo ma non è il caso di fare drammi. Adesso la società dovrà essere brava a fare quadrato attorno ai giocatori e difendere e tenere lontano il gruppi da pressioni mediatiche e pessimismi vari''.

Torino, notoriamente, è sempre stata una piazza impegnativa, con un pubblico caloroso e accogliente ma spesso troppo umorale, alternando troppo velocemente il proprio stato d'animo: ''Tutto si può dire del Torino, tranne che dire che i tifosi non siano stati vicini alla squadra in questi anni. Quello che hanno sopportato i sostenitori del Toro negli ultimi vent'anni non l'ha provato nessuno in Italia: i tifosi sono un'assoluta risorsa a cui appigliarsi anche nei momenti di difficoltà''.

Cosa manca a Torino ed al Torino per riaffermarsi nel calcio italiano? ''La differenza è data dalla lungimiranza del proprio operato: non chiamiamolo 'progetto', una parola troppo inflazionata, ma piano di sviluppo, è necessario che questo si protragga nel tempo, con investimenti mirati tali che possano ripagare in futuro. Prendiamo come esempio il Palermo: negli ultimi anni ha avuto tanti giocatori ottimi, ma non ha mai vinto nulla perchè Zamparini non riesce a programmare''.

''Quest'anno però - ha voluto precisare Aghemo - nel Torino ho visto un cambiamento: l'allenatore si è scelto con criterio, esperto ed affermato, gli è stata data fiducia e poi ascoltato in fase di costruzione della squadra: il mercato è stato fatto ascoltando le sue indicazioni ed i risultati si sono visti''. Il tutto però col tecnico ligure vincolato al Torino soltanto per un anno: ''Ventura deve rinnovare il contratto subito: fossi la società lo farei immediatamente, sarebbe un segnale importante per lo spogliatoio perchè si direbbe in modo chiaro che sarà lui l'allenatore del futuro, così anche i giocatori saprebbero di dover dare il massimo perchè è poi il tecnico a decidere chi confermare''.

Sul resto del campionato? ''Il Pescara arriverà ai playoff ma non credo andrà oltre: il gioco di Zeman è molto spettacolare ed offensivo, ma il risvolto della medaglia è che manca di concretezza. Il Torino quando ci ha giocato contro all'Olimpico sembrava fortissimo e la settimana successiva è andata a perdere a Modena''.

Il Verona invece? ''Lo dicevo già da tempi non sospetti: è la matricola arrivata dalla serie C, come Cesena e Novara degli ultimi anni. Sta giocando bene perchè non ha nulla da perdere e poi se si rinforzerà adesso a gennaio - come già ha fatto il Sassuolo - potrà dire la sua''.

Proprio parlando di Novara, squadra che per motivi lavorativi segui molto da vicino, arriverà Meggiorini al Toro? ''E' stato fischiato dal pubblico durante l'ultima gara contro la Fiorentina, anche se ha giocato malissimo tutta la squadra, ed in generale non sta vivendo un momento molto felice. Inoltre la società ha comprato anche Mascara e Caracciolo, a cui si aggiungono Morimoto e Rubino per completare il reparto: quindi il Novara sarebbe disposto a cedere sia Meggiorini sia Jeda''.

Può essere un rinforzo utile per la squadra di Ventura? ''Il Toro deve valutare se un giocatore che può arrivare è migliore di chi c'è già, come dice Ventura, altrimenti non ha senso prenderlo. Per la mia opinione personale non è migliore di Sgrigna nè di Ebagua, per cui secondo me non ne vale la pena''.

Quale reparto ritieni sia da rinforzare? ''Gli esterni: Verdi e Oduamadi sono troppo giovani per potersi sobbarcare il fardello della stagione sulle spalle, Surraco coi problemi che ha avuto ancora non si è potuto espiremere...''

Per le corsie laterali si fa il nome di Carrozza del Varese? ''E' il solito discorso: se in prospettiva viene valutato meglio di chi già attualmente fa parte della rosa allora va bene, ma è davvero così? Bisogna prendere qualcuno che possa far parte anche della squadra dell'anno prossimo, altrimenti ogni sei mesi ci si ritrova a cambiare squadra''.

Un pronostico sulla partita di oggi contro l'Ascoli? ''Dico che il Torino vincerà soffrendo''.