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Il folle mondo intorno al pallone

di Edoardo Blandino

Si parla spesso di “calcio malato” o del “marcio nel calcio”. Molte volte si generalizza subito senza andare a vedere più a fondo le ragioni di tutto...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Si parla spesso di “calcio malato” o del “marcio nel calcio”. Molte volte si generalizza subito senza andare a vedere più a fondo le ragioni di tutto ciò. Proprio in questi giorni sono venute fuori alcune notizie sbalorditive legate un po’ al Toro e un po’ al mondo del pallone più in generale. Non vogliamo essere paternalisti né fare la ramanzina a nessuno - non ci permetteremmo mai una cosa simile - però è indubbio che più uno si metta a ragione su quello che gira intorno al calcio e più si rende conto che il problema sta proprio lì. È vero, si sapeva già, non scopriamo oggi l’acqua calda, però non fa mai male ogni tanto fermarsi e rifletterci su.

"Di Michele, nei giorni scorsi, ha riferito a Foschi di essere pronto a giocare in B con la squadra. Oggi il suo procuratore Puzzolo accenna ad interessamenti di Roma e Parma definendoli come «voci che fanno bene». Ora, non ci vuole una scienza per capire che di buono questi echi hanno davvero poco per l’ambiente granata. Adesso più che mai serve stabilità e fughe di notizie di questo genere rischiano di creare malumori sia tra i giocatori che tra i tifosi, già pronti a scannarsi ad ogni notizia, presunta o reale.

"Passiamo a ciò che è successo fuori dal Toro. Kakà è stato presentato dal Real Madrid che lo ha pagato 65 milioni di euro e gli dà uno stipendio di 9. Nei prossimi giorni sarà la volta di C. Ronaldo, acquistato per 94 milioni ed il cui ingaggio si aggirerà sugli 11. A parte l’immoralità di tutto ciò, a fronte di un operaio che lavora 12 ore in fabbrica e fatica a sbarcare il lunario, chi è che ha spinto perché i Galacticos sborsassero tali cifre per i calciatori? È più che evidente la complicità dei procuratori. Nedved alla fine del campionato aveva dato l’addio al calcio. In questi giorni il suo agente spinge perché lui continui a giocare, chissà come mai. Evidentemente uno o l’altro non fa differenza. Anche perché sono sempre loro che hanno fatto firmare a giocatori come Barone ingaggi intorno al milione, ingaggi di cui ora sono prigionieri e che rischiano di relegarli nell’attuale posto di lavoro fino al termine del contratto.

"Chiudiamo riportando un fatto emblematico. “Non ci sarà un ruolo per Moggi nel Bologna”, lo ha affermato la presidente Menarini. Eppure è stata proprio la società emiliana a contattare Big Luciano per alcuni consigli. Ma l’ex dirigente coinvolto nello scandalo di Calciopoli non era stato inibito e di conseguenza impossibilitato a ritornare nel mondo del calcio? Forse non solo i procuratori dovrebbero darsi una regolata in questo folle mondo del pallone.