"Alberto Zaccheroni è un allenatore anomalo: “Per me l'etica viene prima del denaro, che è una conseguenza del lavoro svolto. Ai giocatori ho già spiegato che per parlare di premi e incentivi devono rivolgersi ad altri, non al sottoscritto”. Per la rara in un calcio-businnes, un uomo coerente con i principi cavallereschi del calcio, che, nonostante sia appena arrivato, ha le idee molto chiare su quello che vuole ottenere dal Toro.
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‘Il mio Torino, sereno e divertente’
Alberto Zaccheroni è un allenatore anomalo: “Per me l'etica viene prima del denaro, che è una conseguenza del lavoro svolto. Ai giocatori ho già spiegato che per parlare di premi e incentivi devono...
"Mister lei si è presentato spiegando di avere molte ambizioni: da quel poco che ha visto, il Torino è in grado di soddisfarle?
"“Intendiamoci. Ci sono due tipi di ambizioni: una è quella di arrivare primo, l’altra riuscire a mettere in campo una squadra che abbia dei connotati suoi propri, che la distingua dalle altre e permetta ai calciatori di rendere al meglio, di mettersi in evidenza. Ho l'ambizione di allenare una squadra con la quale i tifosi granata possano identificarsi. Non mi piace partecipare, la mia squadra non deve essere una delle tante”
"Di che cosa ha parlato col gruppo in questi primi giorni?
"“Il primo giorno ho detto loro di andare in campo tranquilli: “Non c’è una formazione titolare, conosco poco voi e le vostre condizioni attuali". Ieri pomeriggio, invece, ho parlato un po’ di più, mettendo in chiaro quale sarà il rapporto tra me e loro. Poi ho spiegato che noi abbiamo un obiettivo: fare il risultato. Ora dobbiamo stabilire come arrivarci. Deve nascere una squadra compatta, nella quale tutti devono mettersi a servizio di chi ha la palla. Devono abituarsi a me, io sono allenatore anomalo”
"In che senso anomalo, scusi?
"“Io vengo dai dilettanti, ho lottato molto (giocava da difensore, ndr). Per me l’obiettivo non è mai il denaro, che è soltanto la conseguenza della nostra professione. Non mi sentiranno mai parlare di premi. Con me, non ne devono assolutamente parlare. E poi curo in modo particolare la condotta: non voglio nessun commento sulla direzione arbitrale, nessuna recriminazione. Mi interessa solo l’aspetto sportivo, abbinato all’etica ”
"De Biasi utilizzava il 4-4-2, con il Parma quale modulo adotterà Zaccheroni?
"“Io devo confezionare il sistema di gioco in base ai calciatori, per esaltare le loro caratteristiche e nascondere i loro difetti. In partenza proporrò il modulo utilizzato precedentemente, con qualche variazione, uno giocherà un po’ più avanti, l’altro un po’ più indietro, ma nessuno stravolgimento. Non è giusto modificare totalmente il lavoro svolto precedentemente da De Biasi”
"Secondo lei Fiore e Rosina, possono coesistere?
"“Sì, quando avremo una squadra vera. Mi piacciono gli uomini di qualità, ma dobbiamo essere in grado di assisterli, altrimenti vanno in difficoltà. Oggi non siamo ancora pronti, ci sarà da lavorare. Per quanto riguarda Fiore quando eravamo alla Lazio, lo vedevo come un esterno, ma lui non era convinto. Allora gli preferì Stankovic. Poi lui ha cominciato a giocare esterno in nazionale, con molto successo. Alla fine posso dire che avevo ragione io”
"Qual è la cosa più importante che domani deve fare il Toro?
"“Voglio vedere i ragazzi sereni. Inevitabilmente, percepisco che si sentono sotto esame, ma domani sera la testa deve essere sgombra. Ora conta che la squadra cresca. Non dobbiamo solo muoverci in funzione dei punti, se arrivano è meglio, però dobbiamo iniziare a costruire qualcosa che vada oltre il risultato”.
"Cosa ne pensa del Parma?
"Ha sentito De Biasi?
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