Il molle Toro da trasferta nel fortino toscano

"Se i nomi, come afferma Moriero, non significano nulla, i numeri invece di solito non mentono. Quelli del Grosseto dicono alcune cose ai granata; la prima, che sarebbe stato meglio incontrarli tra le mura amiche anziché tra le mure del vecchio Zecchini, lo stadio di casa dei toscani che una volta si chiamava proprio come quello di Torino, ossia “Olimpico” (ebbene sì, “Olimpico” a Grosseto: venne realizzato per ospitare alcune partite di calcio dei giochi di Roma del 1960).

"Dei 12 punti fin qui raccolti in classifica, si diceva, ben 11 sono arrivati in casa. Una sola sconfitta, quella rocambolesca del secondo turno contro il Vicenza, poi 3 vittorie consecutive, ed infine un pareggio nel “derby” con il Livorno. Un ruolino di marcia notevole, specie per una formazione che naviga appena sopra la zona play-out. E anche la statistica delle reti segue lo stesso solco, specie per quelli subiti: ben 13 lontano dallo “Zecchini”, appena 3 al suo interno. Un piccolo “fortino”, insomma, nel quale oggi si cimenterà una squadra quale quella di Lerda che ha, com'é risaputo, un andamento simile: in trasferta ha ottenuto 3 dei suoi 16 punti.

"Numeri che non dicono bene al Toro. Quali invece le statistiche positive, che possano indicare su cosa puntare per fare punti? Sostanzialmente, quelle legate alle assenze. Un quarto delle reti realizzate dal Grosseto oggi non ci sarà: Turati (1), Caridi (1) e soprattutto Soncin (2) sono un “pacchetto” significativo nelle 12 totali messi a segno, un attacco non certo particolarmente prolifico (peggio han fatto Crotone, Albino, Porto e Triestina). E se é vero che i granata in trasferta perdono spesso e volentieri, é vero anche che almeno un gol di solito lo fanno; una sola eccezione, il match di Pescara. I numeri parrebbero indirizzare la gara verso un pareggio; ma, si sa, questo in casa-Toro non succede praticamente mai (una sola “X” in tutto il campionato).