di Edoardo Blandino
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Il portierone e il capitano
di Edoardo Blandino
Salvo ripensamenti della Disciplinare, Camolese dovrà fare i conti con una squadra falcidiata dalle squalifiche. Tutti i big, o quasi, sono stati sospesi per...
"Salvo ripensamenti della Disciplinare, Camolese dovrà fare i conti con una squadra falcidiata dalle squalifiche. Tutti i big, o quasi, sono stati sospesi per uno o più turni e nel match decisivo di domenica a Roma non potranno essere schierati in campo. Il tecnico granata avrà però a disposizione due uomini fondamentali: Sereni e Rosina, il numero 1 e il numero 10. In questa stagione di alti e bassi entrambi hanno alternato buone prove ad obbrobriose oscenità vietate ai deboli di cuore. Però li accomuna il fatto di aver contribuito in modo essenziale alla prima vittoria esterna sul campo del Napoli. In quell’occasione il capitano calciò una punizione precisa all’incrocio dei pali per il 2-1, mentre Sereni mise il sigillo sulla vittoria finale con una parata d’istinto a cui ha fatto seguito il segno della croce.
"Domenica non basterà tutto ciò. Servirà di più. In particolare da Rosina. Durante tutto l’anno gli sono state caricate (legittimamente o meno, non sta a noi dirlo) fortissime pressioni. Il numero 10 ha indubbiamente giocato al di sotto delle proprie possibilità, spesso uscendo fischiato dal campo o accomodandosi in panchina. Il rapporto con il pubblico si così è sviluppato in un odi et amo catulliano: da una parte coloro che lo hanno sempre difeso e continueranno a farlo indipendentemente dai risultati, dall’altro quelli che al primo errore hanno cominciato a fischiarlo senza più finire.
"Ma nelle ultime gare Rosina è tornato Rosina. Oltre alle prestazioni positive sono arrivate anche marcature importanti. Proprio ciò che era mancato per quasi tutto l’anno. Al capitano, infatti, erano state chieste reti pesanti e gol salvezza. Il numero 10 era rimasto a secco da Torino-Fiorentina 1-4 dell’andata. Un girone esatto gli è servito per tornare a scrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori. Ma ora serve l’ultimo passo, quello decisivo. Non serve un gol ma Il Gol. Rosina deve caricarsi sulle spalle la squadra e trascinarla ad un risultato positivo. Come ha fatto in questi ultimi anni. Per l’ennesima volta.
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