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Il primo derby di De Biasi

di Paolo Morelli

La situazione degli allenatori che si affronteranno domani sera è, con le dovute eccezioni, piuttosto simile. Entrambi vivono le contestazioni di una parte della...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

La situazione degli allenatori che si affronteranno domani sera è, con le dovute eccezioni, piuttosto simile. Entrambi vivono le contestazioni di una parte della tifoseria a causa di una carenza di gioco e risultati che sta diventando preoccupante. Ranieri sta un po’ più su in classifica ed arriva da una vittoria in Champions col Real Madrid. Per entrambi però, – ma forse più per il granata che per il bianconero – il derby potrebbe essere l’ultima spiaggia.È la prima volta che si affrontano in assoluto, ma è anche la prima volta che De Biasi è in panchina durante un derby. Lo scorso anno infatti, sia all’andata che al ritorno ci fu Novellino. Dicevamo dell’«ultima spiaggia». Il trend negativo del Toro merita una bella raddrizzata, ma più che il risultato, domani sera, sarà importante il tipo di gioco espresso dalla squadra granata. La difficoltà più grande è quel famoso calo dopo il primo tempo di gioco, un calo che dovrà essere superato e che domani – una volta di più – si dovrà dimostrare di aver superato. Trovarsi davanti quelle maglie a righe potrebbe finalmente dare la scarica di energia che serve per tirar fuori la cattiveria agonistica “da Toro” che finora ha latitato.Il tecnico di Sarmede varerà, con ogni probabilità, un modulo diverso dal 4-3-3 visto nelle precedenti uscite. Il Toro scenderebbe così in campo con un 4-4-2 classico, che vedrà il rientro di Rosina al fianco di Bianchi (con Amoruso in panchina) e l’utilizzo di Rubin e Abate sulle fasce. Il nodo da risolvere è al centro. Difficilmente Corini sarà in grado di giocare, quindi spazio a Dzemaili, al suo fianco Säumel o Zanetti, ma c’è anche l’ipotesi Barone. In difesa, Pisano e Diana sulle fasce con Natali e Di Loreto come coppia centrale, ma Ogbonna è pronto a subentrare nel caso di defezioni dovute agli acciacchi degli scorsi giorni. In porta, Calderoni.Ranieri invece utilizzerà presumibilmente un più spregiudicato 4-3-1-2, con Giovinco alle spalle di Amauri e Del Piero. Centrocampo poco folto ma molto fisico con Salihamidzic, Sissoko e Nedved (anche perché l’infermeria stracolma impedisce altre varianti). La porta di Manninger sarà chiusa dalla coppia inamovibile Legrottaglie-Chiellini, mentre sugli esterni potrebbero operare Grygera e De Ceglie, ma non è da escludere l’utilizzo di Marchionni con l’arretramento di Salihamidzic. Il problema di Ranieri sta più che altro nella gestione delle gerarchie in attacco, dove spesso vengono penalizzati Giovinco e Iaquinta.Per De Biasi è anche, come già scritto su queste pagine da Salvatore D’Arienzo, la prima partita in cui affronta Ranieri, mentre il trend contro la Juventus è assolutamente negativo, con sei sconfitte in sei precedenti. Ma, come si suol dire, «c’è sempre una prima volta». Per De Biasi, più che vincere, è importante convincere, perché finora non lo ha fatto. Solo così la sua panchina smetterebbe di traballare. Per un bel po’.