Coniugare risultato e spettacolo: progetto ambizioso quello di Alberto Zaccheroni, che sta cercando di dare un'identità al nuovo Torino. Ma il tempo stringe: alla terza giornata di campionato è già ora di privilegiare i punti al gioco. Questa sera all'Olimpico i granata sono chiamati a battere il Siena per ricaricare l'ambiente e allontanare cattivi pensieri. Per il resto ci sarà tempo. Le luci dell'esordio contro il Parma avevano illuminato un cammino che sembrava meno difficoltoso del previsto, il ko di Udine – viceversa - ha evidenziato senza pietà i limiti attuali della squadra, che dispone di ottime individualità, ma non ancora di un gruppo omogeneo che riesca a muoversi all'unisono in campo. Molteplici le cause: dall'arrivo scaglionato dei nuovi, alla poca brillantezza fisica generale, fino – ovviamente – al poco tempo avuto a disposizione dal tecnico romagnolo. Quando i tasselli andranno al loro posto, allora ci si potrà divertire. Nel frattempo, meglio mettere fieno in cascina.
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Il progetto di Zaccheroni e la necessità di vincere
Coniugare risultato e spettacolo: progetto ambizioso quello di Alberto Zaccheroni, che sta cercando di dare un'identità al nuovo Torino. Ma il tempo stringe: alla terza giornata di campionato è già ora...
Su una cosa, però, questa sera si dovrebbero vedere netti miglioramenti: l'attenzione ai particolari, che in serie A diventano decisivi. Un rinvio mancato per sufficienza, un appoggio sbagliato per leggerezza, un metro di campo in area di rigore lasciato scoperto per distrazione sono errori che in questa categoria vengono puniti all'istante, come testimoniato dai gol di Budan, Di Natale e Felipe. Bisogna iniziare, almeno, a non complicarsi la vita da soli.
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Coniugare risultato e spettacolo: progetto ambizioso quello di Alberto Zaccheroni, che sta cercando di dare un'identità al nuovo Torino. Ma il tempo stringe: alla terza giornata di campionato è già ora...
Su una cosa, però, questa sera si dovrebbero vedere netti miglioramenti: l'attenzione ai particolari, che in serie A diventano decisivi. Un rinvio mancato per sufficienza, un appoggio sbagliato per leggerezza, un metro di campo in area di rigore lasciato scoperto per distrazione sono errori che in questa categoria vengono puniti all'istante, come testimoniato dai gol di Budan, Di Natale e Felipe. Bisogna iniziare, almeno, a non complicarsi la vita da soli.
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