"di Andrea Rosselli
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Il prossimo avversario: la Reggina
di Andrea Rosselli
Obiettivo: provare a ripetere il miracolo della scorsa stagione. Certo, quest’anno non ci sono penalizzazioni da scontare, ma...
"Obiettivo: provare a ripetere il miracolo della scorsa stagione. Certo, quest’anno non ci sono penalizzazioni da scontare, ma l’impresa che attende la Reggina nel campionato 2007/2008 non è poi così lontana dalla straordinaria cavalcata iniziata esattamente un anno fa e chiusa lo scorso maggio con una salvezza nella quale pochissimi osavano sperare.
"In effetti, la stagione dei calabresi si presenta tutt’altro che semplice: sono partiti alcuni tra i principali artefici della suddetta impresa, a cominciare dal tecnico Mazzarri e dal bomber Bianchi per proseguire coi vari Lucarelli, Mesto e Foggia, e la travagliata conferma di Nicola Amoruso non può far dimenticare le incognite legate ad un allenatore esordiente in Serie A (Massimo Ficcadenti, reduce da tre stagioni sulla panchina del Verona e già centrocampista del Toro dal 1998 al 2000) nonché ad una serie di acquisti non proprio “di grido”, accomunati dalla giovane (se non giovanissima) età ed in molti casi dal passaporto straniero. Di fatto, con gli ultimi tre arrivi (i danesi Stadsgaard e Tullberg, rispettivamente difensore ed attaccante, e Stuani, punta uruguayana che però dovrebbe rimanere in “parcheggio” al Danubio ed arrivare a Reggio solo da gennaio 2008), sono ben 12 i forestieri attualmente nella rosa amaranto, con una netta prevalenza di scandinavi e sudamericani.
"Le novità principali, oltre ad un modulo nuovo di zecca (il 4-3-3), si registrano a centrocampo, reparto che il presidente Lillo Foti ha rivoluzionato quasi totalmente. A parte il ritorno del figliol prodigo Cozza, che proprio in riva allo Stretto ha vissuto le stagioni più esaltanti della propria carriera, sono arrivati due stranieri semisconosciuti ma subito convincenti all’esordio: il paraguayano Barreto dal Nec Nijmegen (Olanda) e l’islandese Hallfredsson dal Lyn Oslo (Norvegia) oltre all’ex Rimini Emmanuel Cascione, che radiomercato dava vicino al Toro ad inizio luglio. “Sopravvissuti” invece Missiroli e Tognozzi, dimostratisi ottimi rincalzi la scorsa stagione.
"Per contro, sono pochissimi i cambiamenti nel reparto difensivo: confermati i vari Aronica, Lanzaro e Modesto, le facce nuove sono rappresentate dall’esterno destro portoghese Miguel Garcia, ex Sporting Lisbona, e dal centrale uruguayano Valdez, reduce da due stagioni a Treviso ed anch’egli associato al Toro durante la prima fase del calciomercato. In attacco, il compito di sostenere Amoruso è stato assegnato ad un’altra scommessa, il brasiliano Joelson, tre stagioni in B con la maglia dell’Albinoleffe e la miseria di nove gol realizzati in totale, ed al confermato Vigiani, con l’ex pisano Ceravolo ed il giovane danese Nielsen (oltre all’ultimo arrivato, il connazionale Tullberg) in rampa di lancio.
"Pur con tutte queste incognite, le prime uscite stagionali degli amaranto sono state piuttosto incoraggianti: una quasi-vittoria sull’Atalanta, col solito Amoruso subito a segno ed un pareggio orobico giunto solo grazie ad un rigore a dir poco risibile, ed una vittoria sul Piacenza nel terzo turno di Coppa Italia, al termine di un match affrontato in formazione quasi totalmente rivoluzionata rispetto a quella di domenica scorsa.
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