"Aveva lasciato un buon ricordo di sé per la direzione dell’unico precedente con i granata alla IV giornata dell’attuale campionato contro l’Albinoleffe, un esordio felice sia dal punto di vista del risultato per i granata che per la direzione ed il metro di giudizio equilibrato ed autorevole senza necessità di estrarre cartellini a iosa. Ma stavolta Massimiliano Velotto da Orbetello, pur continuando a portare bene ai colori granata per quanto riguarda il risultato, non ha fatto altrettanto bene per ciò che concerne la direzione di gara: esattamente il contrario di quel precedente, confusa, isterica nei fischi e nella distribuzione dei cartellini, ha finito per scontentare tutti. Se contro la squadra guidata allora da Armando Madonna, il primo giallo arrivò nell’ultimo quarto d’ora di partita, stavolta appena all’11’ Garofalo finisce sul taccuino per un fallo su Bianco ed è stato seguito appena tre minuti dopo dal modenese Diagouraga che stende lo stesso terzino granata, autore di una bella discesa. Poi arriva qualche fischio a sproposito come per un presunto fallo di Zoboli al 32’. Al 39’ invece pecca di buonismo allorché punisce soltanto con un calcio di punizione ed il cartellino giallo un intervento col gomito alto di Colucci ai danni di uno sgusciante Scaglia. Ed anche lo stesso Garofalo poco prima aveva rischiato di incorrere nel secondo giallo. Al 41’ il direttore di gara perde definitivamente la partita di mano cedendo alle richieste di giocatori e pubblico di casa ed andando ad ammonire Barusso il quale cerca di anticipare il portiere in uscita ma non trova né il pallone né l’estremo difensore che però rimane a terra forse più per lo spavento che per altro. Certamente il tentativo del ghanese non era intenzionale né cattivo. L’assurdità è che, non pago, Velotto esagera per la seconda volta dopo tre minuti accanendosi sul povero Barusso il quale, ancora un volta, si vede sventolare sotto il naso il secondo giallo senza commettere fallo, per un semplice contatto aereo con Diagouraga mentre entrambi saltano nel tentativo di colpire il pallone. Così il Torino rimaneva in dieci proprio nel finale del primo tempo. Ad inizio ripresa Catellani mette la palla alle spalle di Sereni ma Velotto aveva già fischiato per segnalazione del suo assistente. Al 50’ Colucci entra in modo falloso su Coppola, poteva starci la seconda ammonizione ma l’arbitro, pur fischiando la punizione, non interviene disciplinarmente nei confronti dell’esperto centrocampista dei canarini. Al 56’ arriva invece l’ammonizione per Zoboli, anche questa troppo fiscale, per un fallo su Bruno. Colucci viene nuovamente graziato più tardi, Diagouraga ferma Bianchi fallosamente ma viene ignorato e nel finale Catellani finisce a terra in area granata: non c’è rigore né l’attaccante viene ammonito per simulazione come ci si attenderebbe. Insomma, tante le decisioni non azzeccate, tanti fischi a vuoto o invertiti, tanti cartellini, un espulsione misteriosa, tanta confusione.
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Il punto sull’arbitro
Aveva lasciato un buon ricordo di sé per la direzione dell’unico precedente con i granata alla IV giornata dell’attuale campionato contro l’Albinoleffe, un esordio felice sia dal punto di vista del...
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