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Il punto sull’arbitro

Quello di Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo è stato un arbitraggio che, pur senza abbagli clamorosi, ha condizionato pesantemente la partita incidendo con decisioni non sempre eque e puntuali: una...

Redazione Toro News

"Quello di Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo è stato un arbitraggio che, pur senza abbagli clamorosi, ha condizionato pesantemente la partita incidendo con decisioni non sempre eque e puntuali: una serie di falli non sanzionati (qualcuno di troppo al limite dell’area marchigiana) ed una sfilza di cartellini non sempre giustificati ed in gran parte “sollecitati” dalla sua direzione farraginosa. Il primo a finire sul taccuino del direttore di gara già dopo 6’ è, manco a dirlo, il solito Manolo Pestrin per un fallo tattico. Poi è la volta di Schiattarella per una brutta entrata sullo stesso centrocampista granata. Successivamente manca una possibile ammonizione ai danni del ruvido Caserta per un’entrata al limite su Bianchi e sul calcio di punizione susseguente di Leon, Mastronunzio respinge col gomito il pallone in barriera. Classico caso da interpretazione: sia assegnando il penalty (valutando il movimento innaturale del braccio che occupa più spazio del dovuto) che lasciando proseguire (valutando l’involontarietà del gesto giacché il giocatore anconetano era rivolto con le spalle al pallone) il direttore di gara non rischia l’inquisizione. In questo caso Mazzoleni ha optato per la seconda soluzione ed ovviamente non ha nemmeno ammonito Mastronunzio per fallo di mano. Al 43’ Bianchi strattona lievemente Piccoli nei pressi dell’area marchigiana: Mazzoleni fischia, Bianchi s’indispettisce, accenna una protesta di frustrazione ed il direttore di gara non perdona: giallo (esagerato). Al 56’, dopo soli tre minuti dal suo ingresso sul rettangolo verde, Gasbarroni entra in contrasto con un avversario vicino alla linea del fallo laterale: il granata non commette alcuna irregolarità ma Mazzoleni fischia un calcio di punizione a favore dell’Ancona. A quel punto il fantasista granata, probabilmente già irritato da quanto aveva avuto modo di “ammirare” dalla panchina, fa un gesto eloquente verso l’arbitro invitandolo a svegliarsi ed a correre un po’ di più (ed in effetti gran parte degli errori commessi da Mazzoleni sono stati figli proprio di una non perfetta posizione). Per tutta risposta il trentaseienne antiquario di Bergamo ammonisce il granata il quale, già diffidato, salterà Modena. Al 58’ giusta ammonizione per Loria che trattiene Mastronunzio. Al 64’ arriva il provvedimento disciplinare anche per Cosenza dopo l’ennesimo fallo su Leon.Al secondo gol dell’Ancona c’è il giallo anche per Colacone che si toglie la maglia per festeggiare. Al 68’ tocca a D’Ambrosio per un fallo su un attaccante dell’Ancona. Stessa sorte un minuto dopo per Piccoli per analoga scorrettezza su Genevier. Un altro giro di lancette dopo viene annullato un gol a Bianchi per un probabile offside di Rubin sul passaggio di Gasbarroni. Al 76’ prima espulsione della partita: vittima Loria ammonito per la seconda volta dopo un fallo tattico su Miramontes. All’80’ è il turno di Genevier per un fallo evidente sul solito Miramontes. Due minuti dopo però la severità di Mazzoleni si affievolisce: Catinale trattiene Barusso, il direttore di gara fischia la punizione ma “dimentica” di ammonire il giocatore di Salvioni. Al 91’ giusto rosso diretto per Girardi che entra col piede a martello su Zoboli Infine secondo giallo per Leon che colpisce con una manata il provocatore Miramontes (graziato dalla terna). Insomma, alla fine si contano ben 11 cartellini gialli e tre rossi, decisamente troppi per una partita sì agonisticamente “tirata” ma sostanzialmente corretta.