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Il punto sull’arbitro

All’esordio coi granata, il 33enne arbitro avellinese della sezione AIA di Nola Carmine Russo non ha offerto una prestazione soddisfacente nonostante il match tra Torino e Brescia non abbia regalato...

Redazione Toro News

"All’esordio coi granata, il 33enne arbitro avellinese della sezione AIA di Nola Carmine Russo non ha offerto una prestazione soddisfacente nonostante il match tra Torino e Brescia non abbia regalato particolari casi da moviola. Tuttavia la gestione globale della partita ha evidenziato alcune zone d’ombra ed è stata poco coerente risultando a tratti troppo fiscale talvolta, invece, estremamente permissiva. L’avvio è stato piuttosto spezzettato, diversi i falli fischiati a torto o a ragione per l’una e per l’altra squadra quasi a voler affermare la sua autorità. Al 16’ la prima ammonizione è a carico di Caracciolo (più tardi, come vedremo, graziato) punito per un’entrata da tergo sul vivace D’Ambrosio. Disappunto dei granata per il calcio di punizione da cui nasce il vantaggio delle rondinelle: Pestrin contrasta Baiocco in modo sì deciso ma non tale da giustificare il fischio arbitrale (molto difficilmente in Inghilterra o in campo internazionale un direttore di gara sarebbe intervenuto). Al 26’ l’episodio clou della partita: Rivalta fallisce il controllo, perde maldestramente il pallone ed è costretto ad atterrare Caracciolo. Russo correttamente sanziona il fallo ed estrae il cartellino rosso considerando l’ex atalantino ultimo uomo anche se, sebbene defilato, Ogbonna era in linea ed avrebbe potuto tentare il recupero. Dieci minuti dopo giustamente annullato un gol allo stesso “airone” colto in posizione di offside mentre al 40’ potrebbe starci un giallo anche per Zambelli autore di un intervento piuttosto rude su Gasbarroni. Al 43’ proteste granata per un episodio controverso in area bresciana: a terra Bianchi e Bega, l’arbitro assegna un calcio di punizione al bresciano anche se Bianchi non sembra commettere fallo né è ammonito per simulazione. Al 53’ ancora ignorato un fallo ai danni del bomber granata in azione di contropiede mentre al 64’ è ammonito Leon per simulazione. Russo continua a punire costantemente Bianchi e lo innervosisce al punto che lo stesso al 74’ commette un inutile fallo a centrocampo ai danni di Baiocco: giusta l’ammonizione, conseguente la squalifica. Diverse scene destano più di una perplessità in questi minuti: il già ammonito Caracciolo che calcia in porta nonostante il fischio di Russo ad interrompere il gioco, lo stesso attaccante che, non soddisfatto della distanza della barriera granata non batte la punizione e tocca il pallone con la mano dopo il fischio, il subentrato Lopez che spinge con impeto Pestrin a gioco fermo ma viene soltanto ammonito, Possanzini che nei minuti di recupero non evita di calpestare lo stesso centrocampista (il quale nel frattempo era stato ammonito per un fallo al limite dell’area sullo stesso attaccante). Insomma, a ben vedere, una partita di cartello per la serie cadetta quale Torino – Brescia avrebbe senz’altro meritato un arbitraggio quantomeno più esperto.