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Il punto sull’arbitro

A detta di Collina è uno dei migliori arbitri del panorama nazionale tanto che in questa stagione gli ha già affidato partite delicatissime quali i derby torinese e romano. Per quanto si è visto domenica...

Redazione Toro News

"A detta di Collina è uno dei migliori arbitri del panorama nazionale tanto che in questa stagione gli ha già affidato partite delicatissime quali i derby torinese e romano. Per quanto si è visto domenica scorsa in campo, invece, il trentaquattrenne fiorentino Gianluca Rocchi meriterebbe un lungo periodo sabbatico per riflettere sugli “strafalcioni” commessi in Torino-Roma e per espiare le proprie colpe. E dire che anche in occasione del derby, i granata hanno avuto di che lamentarsi con lui e con l’intera terna per via dei legittimi dubbi interpretativi sul fuorigioco di Trezeguet che ha sancito in extremis la vittoria dei bianconeri. Insomma un arbitro “poco gradito” al Torino ed al suo Presidente, Urbano Cairo, che al termine della partita non ha mancato di farglielo sapere. In generale, la prestazione dell’arbitro, rinviato a giudizio dalla Procura di Napoli per i fatti di calciopoli e tuttavia non sospeso dall’AIA, è parsa proprio figlia di quel periodo in cui la cosiddetta “sudditanza psicologica” la faceva da padrone: ha cercato di intimidire i granata e di condizionare la loro prestazione con due ammonizioni ingiustificate a freddo, poi una serie di decisioni opinabili in cui non ha utilizzato lo stesso metro di giudizio e le continue incomprensioni con i suoi assistenti. Analizzando i casi più eclatanti, poi, c’è da mettersi le mani nei capelli: due rigori netti, uno per parte, non concessi e due espulsioni, entrambe a carico dei granata, assolutamente prive di buon senso. Andando per ordine cronologico, il fischietto toscano nel primo tempo non vede un intervento irruente di Mexes ai danni di Di Michele in area giallorossa (molto simile a quello di Comotto su Ibrahimovic che, con Saccani, costò il penalty domenica scorsa). Nel secondo tempo, con eccesso di zelo, espelle Novellino per aver oltrepassato la linea dell’area tecnica ed al 90’ riesce a scontentare anche la Roma che non si vede concedere un calcio di rigore per un’entrata di Dellafiore su Vucinic. Infine la ciliegina sulla torta! Espulsione di Comotto che corre verso l’area granata guardando la palla e franando su Mancini che, con mestiere, si ferma mettendo il capitano del Toro in condizione di commettere fallo: la punizione c’è ma mancano i requisiti per il rosso diretto poiché Comotto non può essere considerato ultimo uomo essendoci ancora Dellafiore potenzialmente in grado di intervenire sul romanista. Insomma, se è uno dei migliori quest’arbitro…