"di Carlo Quaranta
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Il punto sull’arbitro
di Carlo Quaranta
Antonio Damato da Barletta, designato per dirigere Torino-Padova, non evoca dei bei ricordi in casa granata: il 31 maggio scorso ha...
"Antonio Damato da Barletta, designato per dirigere Torino-Padova, non evoca dei bei ricordi in casa granata: il 31 maggio scorso ha diretto infatti la partita tra la Roma ed il Torino che ha sancito l’amara retrocessione dei granata nella serie cadetta. Anche il computo dei precedenti non parla a favore della società di Cairo che con il 37enne pugliese ha raccolto due vittorie e quattro sconfitte (inclusa quest’ultima). Martedì sera, però, non è stato solo sfortunato con il Torino ma si è dimostrato anche poco in forma sbagliando in più di una circostanza e destando qualche perplessità nelle situazioni clou. Anche i suoi collaboratori, Bagnoli e Angrisani, non convincono appieno nella segnalazione degli offside e nella valutazione di palloni giudicati al di là della linea quando in realtà non lo sono pienamente (come accade in una circostanza nei confronti di Diana sulla linea di fondo dell’area patavina). Al 39’ Damato non sanziona col giallo un fallo meritevole di ammonizione di Italiano su Gasbarroni, poi sorvola su altri falli che potevano starci e, giustamente, su un contrasto Cesar-Gasbarroni in area biancoscudata. Ad inizio ripresa Di Michele perde il pallone fra tre avversari forse subendo fallo e sul prosieguo dell’azione Di Nardo porta in vantaggio gli ospiti scatenando le proteste del capitano che per tutta risposta si becca il cartellino giallo. Ed è da questo momento che molto probabilmente l’arbitro pugliese prende di mira l’attaccante il quale evidentemente esagera nell’inveire. Finché al 70’, alla prima occasione utile, Damato non estrae in modo a dir poco frettoloso il secondo giallo e quindi il rosso ai danni dell’attaccante punendolo per una presunta simulazione nell’area del Padova. Tuttavia le immagini dimostrano che un contatto tra la gamba del difensore di Sabatini e l’attaccante granata c’è sebbene non se ne possa stabilire l’entità. Sta di fatto che Damato non fischia il penalty e non ci pensa due volte ad ammonire per la seconda volta Di Michele nonostante questi non reclami nulla. Avrebbe dunque potuto lasciar anche correre sebbene va detto che la decisione assunta non è certo scandalosa e lo stesso Di Michele è solito cercarsi rogne con certi atteggiamenti. Nel corso del match ammoniti anche il granata Zanetti ed i biancoscudati Cuffa, Renzetti (tutti per gioco falloso e giustamente) ed il portiere Agliardi per perdita di tempo.
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