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Il segreto è il gruppo

di Edoardo Blandino

“Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato”. Quando l’ha detto Michael Jordan di certo non...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"“Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato”. Quando l’ha detto Michael Jordan di certo non si riferiva al Toro (anche perché un titolo in casa granata non si vede da molto tempo), però si tratta di una frase estremamente sincera. Riadattandola ad una realtà come quella granata si potrebbe parafrasare dicendo: “Bianchi e Natali ti fanno vincere una partita, ma per salvarsi serve il gruppo”. Niente di più vero. Con tutto il rispetto per gli ottimi professionisti che giocano nelle fila del Torino, Camolese non ha a disposizione i vari Messi, Ronaldo, Ibrahimovic o Julio Cesar. Il tecnico granata lo sapeva fin da subito e si è perfettamente reso conto che non si sarebbe arrivati da nessuna parte se si fosse puntato solo ed esclusivamente sulla qualità e sulle individualità della rosa. Per salvarsi serve un gruppo. Molti dei più vincenti allenatori della storia hanno aperto il proprio ciclo di risultati creando una solida base con uno zoccolo duro nello spogliatoio. Marcello Lippi ha più volte sottolineato come il valore aggiunto nel mondiale di Germania sia stato lo spirito unito della squadra.

"Camolese già negli anni passati puntava molto sulla coesione dei suoi uomini e oggi più che mai è convinto di ciò e in conferenza stampa Abate ha confermato esattamente questo. D’altronde si era anche intuito vedendo l'esultanza orgiastica (nella foto) al gol contro il Catania. Fino dal suo ritorno il mister di San Mauro ha sfruttato ogni istante delle due settimane a sua disposizione per cercare di conoscere tutti e costruire una sinergia importante che aiutasse nel corso della partita. Alla Sisport si arrivava al mattino, si rimaneva lì nella pausa pranzo, si mangiava insieme e si ritornava sul campo ad allenarsi. In questo modo Camolese è riuscito a costruire un legame forte con ogni membro del gruppo. Ogni giocatore si è sentito parte del progetto con il desiderio comune di raggiungere un traguardo importante: la salvezza. E questo si è rispecchiato sul campo. Incredibilmente dopo un campionato trascorso a lasciare che il destino incombesse senza muovere un dito, la squadra si è improvvisamente svegliata. Non tanto nel gioco (su quello c’è ancora da lavorare), quanto nella voglia e nella rabbia agonistica necessaria per invertire la tendenza ed andarsi a prendere la vittoria. Dopo quasi un campionato si è finalmente vista la grinta da Toro.