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Il Torino e il sesto posto: le ragioni per sognare e quelle per tenere i piedi per terra

I granata nel girone di ritorno sono terzi, ma Samp, Viola e Napoli sembrano avere rose più complete

Matteo Senatore

"Otto partite da giocare, sei punti da recuperare per centrare l'Europa. Questa la situazione del Torino dopo il match con la Roma, temuto alla viglia ma che alla fine ha fornito ai granata la conferma dei propri costanti miglioramenti.

"RITORNO DA TERZO POSTO – Con il pareggio di ieri il Torino si è confermato saldamente come la terza forza del campionato nel girone di ritorno: i granata in queste 11 partite hanno conquistato 21 punti, di meglio hanno fatto solo Lazio e Juventus. Il merito ieri è stato quello di non lasciarsi abbattere dopo il gol avversario e di trovare subito il pareggio. L'unica nota negativa riguarda il punto perso rispetto al sesto posto: la distanza è passata infatti da -5 a -6, comunque ancora sufficiente per sperare nel colpo di coda finale. Vediamo ora quali sono le ragioni che posso indurre i granata a sperare nella rimonta e quali invece quelle che invitano a non farsi troppe illusioni.

"EUROPA: SI' PERCHE'… - Per credere all'impresa il Toro ha diverse buone ragioni: il rendimento recente è stato di alto livello, la sconfitta con l'Udinese rimane l'unica occasione sprecata nel girone di ritorno dai granata, la squadra ha imparato a rendere dura la vita a qualsiasi avversario e ha la giusta consapevolezza dei propri mezzi. Le parole di Ventura rivolte l'altra sera a Mihajlovic durante la Domenica Sportiva erano scherzose fino ad un certo punto: allenatore e giocatori sanno che continuare a tenere la media di circa due punti a partita fino a fine campionato non è impossibile e arrivando al 31 maggio con 60 punti la sesta piazza potrebbe essere realtà. Il Toro poi ha un calendario abbastanza agevole, mentre Sampdoria, Napoli e Fiorentina hanno molte partite complicate da qui alla fine. Delle 8 gare rimanenti 5 (contro Sassuolo, Palermo, Empoli, Chievo e Cesena) vedono i granata decisamente favoriti dal pronostico; restano poi gli scontro diretti contro Genoa e Milan, partite dal risultato aperto ma dalle quali il Toro visto in questo 2015 potrebbe tranquillamente uscire con 4/6 punti ed infine il derby, la partita dell'anno. La Juve è ovviamente forte ma la sconfitta di Parma dimostra che può incappare in domeniche di scarsa concentrazione, visti anche gli impegni di Champions: se il Toro dovesse riuscire ad approfittarne la stagione potrebbe davvero svoltare.

"EUROPA: NO PERCHE'… - 6 punti da recuperare in 8 partite sono un ostacolo comunque ostico. La Sampdoria, forse il vero avversario su cui fare la corsa, dopo le difficoltà di gennaio-febbraio (con di mezzo anche la sconfitta  5-1 patita proprio contro il Toro) si è ripresa alla grande: Eto'o sta ritrovando la condizione migliore e l'assist spettacolare di ieri sera per Soriano ne è una riprova. Un campione di quel calibro nelle partite decisive è sempre meglio averlo al proprio fianco piuttosto che doverlo affrontare da avversari, e proprio il camerunense potrebbe essere l'arma in più dei doriani da qui alla fine. Fiorentina e Napoli, le altre due lepri che i granata stanno cacciando, sono estremamente altalenanti e non hanno avuto nel girone di ritorno la continuità mostrata dal Torino, ma hanno entrambe una rosa più completa di quella che ha a disposizione Ventura. Inoltre si tratta di due società più avvezze, rispetto al Torino, a giocarsi dei piazzamenti europei. La pressione di dover vincere a tutti i costi ogni partita potrebbe arrivare a paralizzare i giocatori granata nei momenti decisivi, un po' come successe lo scorso anno con il rigore di Cerci contro la Fiorentina.

"Per il Toro però provarci fino in fondo è un obbligo morale: per non dover avere alcun tipo di rimpianto e per coronare al meglio una stagione comunque straordinaria togliendosi magari qualche sfiziosa soddisfazione.