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Il Torino si ripete: per il secondo anno consecutivo 13 marcatori diversi a segno in campionato

Approfondimento / Il dato è in linea con la media della Serie A. Pagata l'assenza di un bomber come Maxi Lopez nella prima metà della stagione

Matteo Senatore

"E' il 13 il numero magico del Torino, almeno in questi ultimi due anni. In questo campionato infatti per il secondo anno consecutivo la squadra di Ventura ha mandato in gol 13 giocatori diversi. Sono riusciti a trovare la via della porta 4 attaccanti (Quagliarella, Maxi Lopez, Martinez e Amauri), 5 centrocampisti  (Farnerud, El Kaddouri, Benassi, Vives e Basha) e 4 difensori (Darmian, Glik, Moretti e Bruno Peres).

"IN MEDIA CON IL CAMPIONATO - Nel calcio moderno fatto di partite a ritmo continuo, specie per chi si trova a disputare competizioni continentali, è sempre più importante avere in rosa giocatori pronti a dare il loro apporto, anche in fase realizzativa, pur avendo un minutaggio ridotto.  Il dato della squadra di Ventura è perfettamente in linea con quello del campionato, che vede una media di 13,45 giocatori diversi in gol per ogni squadra. C'è chi ha raggiunto picchi altissimi, come la Fiorentina che è riuscita a mandare in rete in Serie A addirittura 21 giocatori diversi, senza però avere nessun marcatore in doppia cifra. Sono sempre di più le squadre che si affidano ai gol ridistribuiti su tutta la rosa, piuttosto che al classico bomber da almeno 15-20 gol a stagione, ma è chiaro l'ideale è riuscire a trovare un equilibrio.

"SOLO QUAGLIARELLA IN DOPPIA CIFRA - Lo aveva trovato il Torino lo scorso anno con Immobile e Cerci capaci di raggiungere importantissimi picchi realizzativi (rispettivamente 22 e 13 gol) senza però perdere l'apporto dato dalle reti dei compagni; in particolare lo scorso anno El Kaddouri raggiunse quota 6 reti. Quest'anno il posto di El Kaddouri paradossalmente lo ha preso Kamil Glik (7 reti per lui); solo Quagliarella invece  ha raggiunto la doppia cifra chiudendo a quota 13 reti. Ci sarebbe probabilmente arrivato Maxi Lopez se avesse giocato per tutto l'anno in granata. L'argentino con il suo arrivo a gennaio ha riportato il Torino nella seconda metà della stagione ad avere due bocche da fuoco in attacco anziché una sola. In ottica futura quindi è fondamentale riuscire ad allestire una rosa che sia comunque sempre in grado di portare in gol almeno 13-15 giocatori diversi, ma per fare strada in classifica aiuterebbe non poco mandare avere due giocatori in grado di scollinare sopra quota 10 gol; anche questo è un tema da mettere in conto in vista delle fasi più calde del calciomercato.