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Il Toro ai raggi X, ep. 4: la fase difensiva tra uno contro uno e marcature preventive

Il Toro ai raggi X, ep. 4: la fase difensiva tra uno contro uno e marcature preventive

Approfondimento / La fase difensiva del Toro: pressing a tutto campo e duelli individuali

Silvio Luciani

Dopo aver analizzato i diversi aspetti della fase offensiva dei granata, è il momento di parlare del principale punto di forza: la fase difensiva. La squadra di Mazzarri ha uno dei migliori reparti arretrati della Serie A, il quinto per l’esattezza. I granata però hanno subito un solo goal in più rispetto a Milan e Napoli e 4 in più dell’Inter. Evitando la debacle di Empoli, quindi, i granata sarebbero potuti essere tranquillamente al secondo posto di questa speciale graduatoria.

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SINGOLI - Per funzionare, una squadra deve riuscire ad abbinare ottime individualità ad un sistema che funziona. La fase difensiva del Torino di Mazzarri rispecchia in pieno queste due caratteristiche. Avere un campione come Sirigu, capace di mantenere per 15 volte la rete inviolata e di superare il record di imbattibilità aiuta, ma non è l’unica cosa a fare la differenza. Mazzarri può contare su tre difensori aggressivi e veloci come Nkoulou, Djidji e Izzo (e averne avuto uno intelligente come Moretti) che avvantaggiano automaticamente l’atteggiamento del resto della squadra.

A TUTTO CAMPO - Permettono ad esempio a Rincon e agli altri centrocampisti di pressare in avanti e al Toro di creare dei duelli uno contro uno a tutto campo. In questo modo i granata riescono a far valere la propria fisicità rendendo difficile la risalita del campo degli avversari. La strategia del Toro è quella di isolare l’avversario in possesso della sfera costringendolo all’errore. Il rischio è quello di prestare il fianco ad eventuali contropiedi: i granata hanno sofferto nelle occasioni in cui è mancato Nkoulou. Il camerunese è fondamentale in copertura ed è il centro della retroguardia non solo per quanto riguarda la posizione.