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Il Toro alla Verifica-Lecce

di Edoardo Blandino

 

Da una parte il Lecce capolista, dall’altra l’inseguitrice Toro. Lunedì sera si sfidano all’Olimpico di Torino due delle tre retrocesse dalla...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Da una parte il Lecce capolista, dall’altra l’inseguitrice Toro. Lunedì sera si sfidano all’Olimpico di Torino due delle tre retrocesse dalla Serie A. Le squadre arrivano a questo match con due stati d’animo differenti: i pugliesi sono in testa al campionato e arrivano da quattro vittorie consecutive maturate con prestazioni convincenti, mentre i granata continuano nel loro balletto di alti e bassi. Il Toro rincorre il primo posto, ma sembra che non voglia raggiungerlo, perché ogni volta che ha la possibilità di balzare davanti rallenta e si fa recuperare. Non si può dire lo stesso dei giallorossi che lottano disperatamente in ogni match, fino al 90’. L’esempio più lampante c’è stato due turni fa, quando dinnanzi a loro si è parata la Reggina. Gli amaranto, in vantaggio di una rete fino all’83, si sono visti dapprima rimontare e poi superare nel recupero. Entrambe le reti hanno portato la firma del francese Baclet, sempre più punto di riferimento per questa squadra.

"Ma il Toro non deve guardare in faccia nessuno e disputare un match di alto livello. Ci è riuscito contro la Reggina di Novellino e ci deve provare anche contro i pugliesi. Sarà necessario fare attenzione, perché gli ospiti posseggono il miglior attacco del campionato, anche se non è detto che siano al completo per la trasferta: un virus influenzare ha colpito lo spogliatoio leccese e sei giocatori sono a letto con la febbre. Indipendentemente da chi scenderà o non scenderà in campo, il Toro è atteso ora da un esame di riparazione. La squadra nella «prova di maturità» contro la Triestina – così, Rivalta, aveva definito il match di sabato – è stata rimandata. Fortunatamente l’appello successivo è una verifica di quelle toste, dove non si potrà sperare in un colpo di fortuna come ad Ascoli, ma serviranno convinzione e gioco. Lo sa Colantuono, lo sanno i giocatori e lo sanno anche i tifosi.(Foto: M.Dreosti)