Il Torino aspetta il vero Simone Verdi. Il fantasista ex Napoli, arrivato a Torino l'ultimo giorno di mercato con sulle spalle il peso dell'etichetta di "acquisto più oneroso dell'era Cairo", salvo sorprese domani scenderà in campo dal 1' contro la Juventus. Una bella occasione per lui, reduce da due match consecutivi in cui è partito dalla panchina. Mazzarri e Cairo credono in lui e i tifosi lo aspettano: chissà che il rilancio non possa arrivare proprio nel momento più importante.
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Il Toro aspetta il vero Verdi: nel derby la chance per il rilancio
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FIDUCIA - In quel di Torino l'etichetta di "giocatore più caro" di certo non porta fortuna. Ci era passato Belotti, opaco nella sua prima stagione in granata, poi Niang e Zaza. Adesso tocca a Verdi: i 25 milioni sborsati da Cairo per strapparlo al Napoli nelle ultimissime ore di mercato avevano forse creato eccessive aspettative nella piazza granata, che si aspettava probabilmente di aver trovato la soluzione alla carenza di fantasia offensiva palesata lo scorso anno dalla squadra di Mazzarri. La verità però è che sia il tecnico che il presidente hanno sempre sostenuto il ragazzo: "Era tanto tempo che non giocava con continuità - ha detto Cairo a Sky dopo Lazio-Torino -, deve ritrovare il ritmo. Sono sicuro che crescerà e ci farà togliere delle soddisfazioni".
OCCASIONE - Ora ci sarà il derby: la partita che può essere la sua rampa di ri-lancio. Novanta minuti per dimostrare che Verdi non è quello visto a Udine, ma con dall'altra parte la consapevolezza che Verdi non è nemmeno uno di quei giocatori ai quali ci si aggrappa nei momenti di difficoltà. Non a caso Mazzarri nelle ultime, concitate fasi di calcio mercato sosteneva che non ci fossero dei "Maradona in vendita". Una dichiarazione che lì per lì fece discutere e che eppure trova conferma nella realtà dei fatti a diversi mesi di distanza. Al di là dell'aspetto caratteriale però, c'è da valutare anche l'aspetto tecnico. Aspetto nel quale Verdi eccelle: già questa sera, i calci da fermo potrebbero essere decisivi e il 24 granata è chiamato a una presa di responsabilità almeno sotto questo punto di vista. Storicamente, d'altronde, i calci da fermo sono un'arma preziosa per il Torino nelle stracittadine. In molti ricorderanno la punizione di Ljajic, che valse il momentaneo vantaggio del Torino nel derby del 6 maggio 2017 (poi terminato 1-1). Chissà che Verdi non possa fare lo stesso stasera.
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