Il Toro è in ritardo di condizione

Lo avevamo detto ieri: guai a sottovalutare il Varese. La compagine lombarda ha dimostrato di essere un gruppo affiatato che giocava a memoria. L’allenatore Sannino ha preparato alla partita i suoi uomini con grande cura. E in campo si sono visti i risultati. Ieri c’era una neopromossa (il Varese) che sfidava una finalista playoff (il Torino), ma avrebbero tranquillamente potuto essersi invertiti i ruoli e nessuno se ne sarebbe accorto. Si è visto un Varese che in campo ha fatto il bello e il cattivo tempo. Ha giocato con grande compattezza e umiltà, correndo su ogni palla fino all’ultimo secondo. Il Toro, invece, si è trovato imbrigliato in un pressing asfissiante con poche idee. Per il primo quarto d’ora i granata hanno provato a costruire qualcosa, seppur con grande imprecisione. Dopo il gol, invece, c’è stato il buio più totale. Si è tornati ad utilizzare lanci lunghi sperando in Bernacci, ma l’attaccante granata non ha potuto fare molto, imbrigliato nella morsa dei difensori avversari.

Ciò che è evidente, più di tutto, è la differenza di preparazione fisica che hanno messo in mostra le due squadre. Il Varese è già in grande forma: i lombardi corrono su e giù per il campo come degli instancabili motorini, mentre il Torino fatica a reggere 90 minuti. Ogbonna, dal quarto d’ora della ripresa in poi, ha cominciato a faticare visibilmente, smettendo quasi di correre ed è stato costretto ad uscire con i crampi. Ma il capitano di ieri sera non è stato l’unico ad essere in difficoltà con il fiato. Sannino, nel post gara, ha dichiarato di aver imparato quanto sia importante la fisicità nel campionato di B. Ecco, il Varese, ieri sera, ha surclassato il Torino anche da quel punto di vista. Se i granata fossero stati in forma si sarebbe vista un’altra partita, ma al momento la condizione non aiuta il Torino.

(Foto: M. Dreosti)