"Fra tre giorni ci sarà il derby. La Juventus ieri sera ha battuto quattro a zero la Reggina. Il Torino è stato battuto due a zero dal Parma. In classifica i cugini hanno dieci punti e, seppur in coabitazione, sono secondi in classifica. I granata hanno quattro punti, due in più di chi è all’ultimo posto in classifica e sono terzultimi. Queste sono premesse che fanno rabbrividire. I pareggi convincenti contro Lazio e Palermo sono lontani. L’involuzione del gioco nelle ultime due prestazioni contro Siena e Parma va cancellato. Si sa il derby dà stimoli particolari, è una partita diversa da tutte le altre. Ma per far sì che queste non rimangano solo parole bisognerà scendere in campo non solo determinati a far bene, ma capaci di mettere in pratica gli insegnamenti del Mister. Evitare le distrazioni e i pasticci in area che portano ad incassare reti, meglio avere il coraggio, in queste occasioni, di spedire la palla in tribuna, non si sarà belli ma almeno non si subiranno gol. Domenica sfruttare le fasce ed andare sul fondo per crossare con lanci precisi sarà fondamentale. E gli attaccanti dovranno essere pronti e precisi mirando sempre nello specchio della porta. Il centrocampo avrà l’obbligo di essere la prima linea di interdizione delle avanzate avversarie pronto, però, ad impostare le azioni offensive e la difesa non potrà concedere nulla ai bianconeri. Il derby manca dal 2003 e il Toro non lo vince dal 1995. Dodici anni sono troppi. Si deve fare una sola cosa: vincere.
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Il Toro esce dal Tardini scornato
La prima sconfitta lascia l’amaro in bocca, è una frase scontata. Ma l’amaro in bocca non è dato tanto dalla sconfitta quanto dalla prestazione, ed è ancora più grave. In novantasei...
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