Il Toro festeggia Natale con 9 punti in più

"Mancano solo due giornate alla fine del girone di andata e la differenza tra il Toro dell'anno scorso e quello di quest'anno sono riassumibili con due numeri: 9, come i punti di differenza, e 8, come le posizioni in classifica. Risulta evidente che il secondo anno di Ventura in serie A alla guida della squadra granata sia forse una delle stagioni migliori del tecnico stesso, ma è altrettanto chiaro che il miglioramento rispetto all'anno passato è dovuto non soltanto ai numeri ma anche al gioco espresso dalla squadra.

"CON LA LAZIO VITTORIA CHIAVE - Guardando l'evoluzione temporale, la stagione attuale dei granata non si differenziava troppo dalla precedente fino alla giornata 15, quella della vittoria contro la Lazio di Petkovic. A quel momento il mister genovese sosteneva che si fosse trattato di una vittoria chiave, di un punto di svolta e visti i risultati successivi è evidente che non si stesse sbagliando. Dodici mesi prima, al contrario, in quella stessa giornata il Toro era stato sconfitto per 3-0 allo stadio di Venaria, accusando un duro colpo. Ci vollero ben due giornate per i granata per recuperare e ritornare alla vittoria.

"SI COMINCIA A VINCERE, IL PARI UNA COSTANTE - Le sei vittorie ottenute, di cui tre consecutive, sono un piccolo record per il Toro attuale, che durante la scorsa stagione aveva vinto soltanto 8 partite in tutto il campionato. Un dato che da solo potrebbe evidenziare la differenza, netta, di rendimento della squadra granata: l'anno scorso si ottennero soltanto due vittorie in più, e stavolta manca più di metà della stagione. Un numero che invece può delineare un elemento di continuità con la passata stagione è quello dei pareggi: in altre parole, Ventura è ancora un allenatore che pareggia molte partite ed in questa stagione il Toro è la terza squadra che concluso il maggior numero di partite col segno X, al pari di Inter e Milan.

"IMMOBILE, NUMERI MIGLIORI DI BIANCHI - Andando a confrontare la differenza reti tra le due stagioni, si può evincere che la differenza consista soprattutto nel potenziale offensivo: alla giornata 17 il Toro quest'anno è arrivato a quota 30 gol fatti (subendone 24), mentre alla medesima giornata della stagione scorsa i granata erano fermi a 18 segnati - ovvero ben 12 di meno - 22 subiti (due di meno).  Formazione alla mano, la differenza che salta maggiormente all'occhio è il cambio tra i numeri 9: Immobile per Bianchi. A inizio stagione sembrava difficile che l'ex attaccante del Genoa potesse far meglio dell'ex capitano granata, però i numeri stanno dando conferme in questo senso: con 2 reti, 1 assist e maggiori tentativi di calciare in porta, Immobile ha superato anche il rendimento di Rolando Bianchi. Alla fine della stagione l'attuale attaccante del Bologna finiva a quota 11 reti e solo 1 assist, ma se il centravanti di Torre Annunziata dovesse confermare il suo periodo di forma, si potrebbe ufficialmente dire "morto un papa, se ne è fatto un altro", o - come diremmo noi in Spagna - "a re morto, re trovato" (a rey muerto, rey puesto).