di Edoardo Blandino
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Il Toro spicca il volo con le proprie ali
di Edoardo Blandino
Alzino la mano coloro che a inizio stagione immaginavano che i quattro esterni visti fino ad ora fossero tutti giocatori di buon livello. Chi scrive vuole fare outing e...
L’ex doriano è quello di maggiore esperienza e che sulla carta dovrebbe essere la punta di diamante sulle corsie laterali. È dotato di un ottimo dribbling e buona inventiva. È in grado di saltare l’uomo e può davvero fare la differenza in Serie B, ma forse questo è anche il suo limite: spesso tenta una giocata di troppo risultando meno determinante di quanto ancora possa essere. Stevanovic è un talento cristallino che si è scottato al primo vero anno da professionista, ma che ora è pronto per essere sgrezzato. È tra i giocatori di maggiore tecnica di tutta la categoria e sotto la guida di Ventura può fare il salto di qualità. Finalmente lo si vede lottare su ogni pallone e cercare maggiormente il dialogo con i compagni.
Odu e Verdi sono i pivellini catapultati nel calcio professionistico. Il salto nel buio sembra essersi rivelato meno arduo del previsto, grazie anche ad un collettivo che li ha messi in condizione di rendere al massimo. Il primo, forse meno tecnico, ha una gran corsa ed una velocità in grado di mettere in difficoltà i diretti avversari. Può rendere al meglio entrando a partita in corso. Il secondo è invece la scommessa (vinta) di Petrachi. Per arrivare a metà del suo cartellino il Torino si è privato del 50% di Comi Jr, quasi un atto di lesa maestà nei confronti di colui che era l’ultimo simbolo delle giovanili granata.
Ventura ne ha per tutti i gusti: dalla tecnica alla velocità, passando per il dribbling e capacità di concludere a rete. Da quanto si è visto nelle prime uscite non sembra neppure che possa esserci un problema legato alle troppe panchine, visto che il tecnico granata ha proposto un continuo turnover. Insomma, tanto ben di dio non si vedeva da tempo immemore.
(Foto: M. Dreosti)
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