"Il trend della curva epidemiologica del Covid-19 continua ad essere positivo. Come stabilito dalle istituzioni del calcio e dal Governo, ci si avvia verso la ripresa del campionato. Il Torino è chiamato a lottare per la salvezza nelle ultime partite che rimangono. Dopo la quarantena forzata, i giocatori gradualmente hanno cominciato ad allenarsi, prima individualmente e poi in gruppo. Andiamo ad analizzare la situazione per i singoli componenti della rosa granata. Dopo aver parlato di Salvatore Sirigu, concentriamo ora l'attenzione su Armando Izzo.
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Il Toro verso la ripresa: Izzo, il rilancio personale è un obbligo morale
Focus on / Il difensore napoletano dovrà far fruttare al meglio il tempo avuto per trovare la concentrazione
"Ad inizio campionato, Armando Izzo era tra i giocatori da cui la piazza granata si sarebbe aspettata di più. Nel corso di tutto lo scorso anno, il granata ha messo in campo prestazioni invidiabili, che hanno contribuito alla grande solidità del Torino nella stagione 2018/2019. Gli anticipi, che permettevano alla squadra di uscire dalla pressione offensiva avversaria e di far ripartire la manovra, erano il suo marchio di fabbrica, tanto che nei confronti del granata si è consolidato anche l'apprezzamento del CT della Nazionale Roberto Mancini. Purtroppo però, per il difensore e per il Torino, la stagione 2019/2020 del napoletano è andata diversamente. Fino al momento dello stop a causa dell'emergenza sanitaria, la puntualità nelle chiusure e l'esplosività nelle ripartenze che hanno reso il granata tanto apprezzato nel corso dello scorso campionato, in cui ha trovato anche 4 reti, si sono viste raramente. L'impressione, è che Izzo sia stato in particolare un emblema della metamorfosi negativa del Torino. A partire dalla gara con il Parma, il difensore avrà quindi il preciso compito di far risalire le sue quotazioni.
"SERENITÀ - Le prestazioni di Izzo rispetto alla stagione passata sono state certamente altalenanti. Interventi apprezzabili hanno spesso lasciato il posto ad entrate avventate che sono costate caro al difensore napoletano. Specialmente nell'ultimo periodo prima della "pausa", è parso che il granata non fosse del tutto sereno. Nelle 4 partite di campionato che il Toro ha giocato a febbraio - contro Lecce, Sampdoria, Milan e Napoli - per ben due volte Izzo è stato espulso, lasciando i granata in dieci contro i pugliesi e i rossoneri. In molti perciò hanno pensato che la testa del difensore napoletano fosse altrove. Ed allora ecco che per Izzo si presenta ora la necessità di dimostrare professionalità e carattere tali da far ricredere anche i più scettici.
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"RITROVARSI - Non sono certamente scomparse le indubbie qualità che gli sono valse la convocazione da parte di Mancini. Izzo avrà dunque l'opportunità di riscoprirsi competitivo. Gli obbiettivi sono due: in primis contribuire a salvare il Toro, che su di lui ha tanto puntato. E in secondo luogo, mettersi in mostra scalando nuovamente le gerarchie azzurre. Lo slittamento dell'Europeo al 2021 potrebbe concedere a Izzo più tempo almeno in ottica Nazionale, ma quel che è certo è che il Toro ha bisogno di poter contare sulla sua solidità nel più breve tempo possibile. Mancano ancora una decina di giorni al confronto con il Parma e il napoletano dovrà sfruttarli per arrivare a quell'incontro al top della condizione.
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