Illusione e disillusione

"A Torino arriva, in notturna, la Sampdoria di Novellino e Quagliarella. Molti dicono che il mister Zaccheroni rischi l’esonero visti i due punti raccolti in cinque partite. Per tutta risposta il teorico di Cesenatico lascia fuori Rosina dall’11 iniziale. Come già con De Biasi, quando il piccolo fantasista entra è decisivo, Abbruscato si procura un rigore da 3 punti e il Toro torna a respirare. Il momento magico del 10 granata continua sia contro il Milan, dove Muzzi coglie due pali nella stessa azione, dopo che Gilardino ha sbagliato un rigore che con l’Atalanta. A Bergamo Rosinaldo segna una bella doppietta, incantando la critica. E’ la partita del centenario: di fronte a oltre cento campioni del passato i granata non incantano, anzi devono ringraziare Barone e l’arbitro per un gol non convalidato all’Empoli. La fortuna poi benedice un gran tiro di Comotto che vale 3 punti. Il filotto continua ancora ad Ascoli dove Abbiati e Rosina confezionano un successo insperato segnando una doppietta e parando un rigore. Un gesto che il dodicesimo della Nazionale ripete con la Roma, deviando il tiro di Totti, ma non si riesce a evitare una sconfitta maturata in una gara giocata in 10 per larga parte del match. Nell’ultima partita con il Livorno Cairo vuole i 3 punti che non arrivano per un soffio: incornata di Cioffi, miracoli in serie di Abbiati, magie sfortunate di Rosina e gol dell’ex-Lucarelli. Il Toro però è ottavo, con 14 punti in 7 partite. E’ l’illusione zaccheroniana.

"Il dopo panettone regala un freddo inverno ai tifosi granata. L’Inter vince grazie a un capolavoro di Ibrahimovic, poi Parma, Udinese, Lazio, Reggina e Chievo infliggono sei pesantissime sconfitte ai granata. Cairo, temendo il dramma, compie un “bagno di umiltà” richiama De Biasi e allontana Zaccheroni.