"Toro: la follìa sei tu. Con la partita più assurda della stagione, i granata mettono a rischio la promozione. Senza gol per cinque match consecutivi, Taibi ne prende 4 in una volta sola, tutti da calci piazzati, due su rigore che contribuisce in modo determinante a regalare. Domenica servirà un’impresa vietata ai cardiopatici, ovvero da Toro. Partita strana quella giocata davanti a 2400 tifosi arrivati da Torino. Tre gol nei primi 22 minuti tutti da palle inattive, due addirittura nei primi 8. Questi sono i play off, giocati, bene, da due squadre che hanno deciso di affrontarsi a viso aperto fin dal primo minuto. Con una differenza: la partita che avrebbe dovuto fare il Toro, per storia e dna, la fa il Mantova che gioca con intelligenza, agonismo, carattere e qualità.
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Incubo Toro a Mantova
Toro: la follìa sei tu. Con la partita più assurda della stagione, i granata mettono a rischio la promozione. Senza gol per cinque match consecutivi, Taibi ne prende 4 in una volta sola, tutti da calci piazzati,...
"Al 1’ Gasparetto spreca concludendo centralmente da buonissima posizione. In un avvio equilibrato è il Toro che gioca guardingo ma sicuro delle proprie forze. Al primo vero affondo va in vantaggio: Lazetic è bravo a spingere Caridi a regalare un corner su cui Longo si arrampica in cielo piazzando la palla nell’angolino. Pronta la replica del Mantova con Cioffi che riesce a piazzare la palla nell’angolino con un colpo di testa angolatissimo. Si gioca a viso aperto, il Toro prova a dialogare palla a terra con Stellone che risente ancora del lungo stop ed è da troppo tempo privo dell’intesa con Muzzi. Sulle fasce Music e Lazetic sono ben supportati da Nicola e Balestri. Il Toro sembra controllare bene, ci prova ancora con Longo da lontano. Il Mantova, invece, gioca sornione e il raddoppio di Ciardi nasce proprio da uno schema studiato dal mister Di Carlo laureatosi a Coverciano, non a caso, con una tesi sulle palle inattive. Brambilla batte benissimo una punizione su cui Melara e Brevi dormono e il Mantova passa. Una rimonta che smonta, apparentemente, il Toro abituato più a farle che a subirle. L’uno-due dei virgiliani sconvolge i piani di De Biasi che aveva predicato attacchi a viso aperto dalle fasce con palla a terra evitando i lanci lunghi. Muzzi, diffidato, rischia con un fallo sullo scatenato Spinale. Ma è tutto il Toro a non trovarsi dopo il raddoppio dei mantovani. Brambilla e Spinale prendono il sopravvento a metà campo su Longo, che combatte senza incidere e Gallo che scompare per lunghi tratti dalla partita. I rari palloni che dalle fasce spiovono in mezzo all’area sono facili preda di Notari e Cioffi. Di contro tutte le volte che i Di Carlo boys superano la metà campo sono dolori con Brevi che dopo il giallo spara un paio di palloni a casaccio. Al 41’ Muzzi viene steso al limite dell’area e sulla punizione scarica uno dei suoi missili terra aria che esce di un soffio.
"La ripresa si apre con la difesa del Toro in versione Babbo Natale: Melara fa un retropassaggio a Taibi che dorme, regalando un corner su cui Brevi, alla peggior partita in granata, abbatte Gasparetto. Sul dischetto va Noselli che spiazza Taibi: 3-1 e Toro all’inferno. La difesa comincia a spazzare senza criterio, il centrocampo è in bambola e l’attacco nullo. De Biasi decide di giocare la carta Fantini al posto di Music. Ancora Brevi rischia un altro rigore con un fallo di mano che Pieri, preciso e vicino all’azione, valuta involontario. Al 16’ st Tarana, già ammonito, cintura platealmente Balestri e l’arbitro lo caccia. Di Carlo corre ai ripari inserendo l’ex-Sommese (sposatosi a Superga) al posto di Noselli. Dentro anche Rosina per Longo e si rivede in avanti il Toro: da Rosina a Fantini per Stellone che incorna alle stelle. E’ solo un lampo. Esce anche Muzzi per Abbruscato prima che Taibi combini l’ennesima frittata, atterrando Gasparreto lasciato libero di nuovo dai due centrali. Poi è Rosina che sale in cattedra: dal limite dell’area dopo un lungo fraseggio, sveglia Brivio con un destro maligno che il portiere devia in corner (25’). Ancora il fantasista calabrese su punizione angolata centra la porta ma non sorprende Brivio, un minuto dopo arma la testa di Fantini ma Brivio alza ancora in corner. Il Toro è vivo e riesce a riaccendere il match con Abbruscato che devia alle spalle di Brivio dopo una respinta della difesa. Ormai si gioca a una porta sola ma il Toro è insolitamente nervoso, sprecando corner e palloni che fino ad oggi aveva sempre saputo gestire con attenzione e saggezza. Si accendono gli animi e Pieri distribuisce cartellini a piene mani. Poi è Fantini a scaldare i guantoni di Brivio che compie un miracolo su una bordata ravvicinata (36st). Senza incontristi di ruolo il Toro stenta a pressare a metà campo. Stellone, dopo un match inguardabile, si sveglia e prima staffila a lato, poi si vede anticipato da Abbruscato al momento di infilare il gol della definitiva speranza. Per centrare la promozione i granata dovranno segnare tre reti senza subirne, con due reti di vantaggio ci saranno i supplementari e poi, a quel punto, la promozione. I rigori per fortuna non sono previsti. A questo punto sperare è lecito, crederci è da Toro.
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