"di Alessandro Salvatico
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Ipotesi difesa a 3
di Alessandro Salvatico
Se squadra che non vince non si tocca, squadra che perde invece riflette. Senza l’intenzione di analizzare, qui, le motivazioni o...
"Se squadra che non vince non si tocca, squadra che perde invece riflette. Senza l’intenzione di analizzare, qui, le motivazioni o la portata delle sconfitte patite, un dato innegabile è quello dei gol presi: ben dieci finora (e peggior difesa del campionato). Dunque, almeno là dietro, si riflette. E’ normale mettere in discussione gli uomini, ma anche lo schema, se è vero che domenica a Udine, cambiando i fattori, non è cambiato il risultato.
"Quali punti a favori e quali controindicazioni, dunque, per un’eventuale difesa a 3? Vediamoli. I primi: maggiori soluzioni per il resto della squadra. Innanzitutto in mezzo; un settore di centrocampo composto da cinque uomini permettere ai due mediani di faticare un po’ meno, non dovendo allargarsi tanto sulle fasce; Zanetti e Säumel potrebbero così dedicarsi maggiormente all’interdizione nella zona centrale, proteggendo il regista, e agli inserimenti in avanti. E in secondo luogo, le fasce stesse sarebbero presidiate con più efficacia. Diana potrebbe infatti sfogare la sua capacità di corsa, che fa male anche in fase offensiva (mentre adesso è più che altro deputato a difendere), ed è giocatore in grado di percorrere tutta la corsia laterale senza scompensi (tattici o atletici), discorso questo valido anche per Rubin (e, solo un po’ di meno, per Pisano).
"A proposito di quest’ultimo: lasciandoci andare ad ipotesi senza base in quel che attualmente progetta De Biasi, l’ex-Palermo potrebbe a quel punto disimpegnarsi come terzo di sinistra nella difesa a 3 che stiamo immaginando. Un po’ come accaduto l’anno passato con Lanna; le caratteristiche del terzino romano sembrano infatti perfette per ricoprire tale ruolo: bravo a difendere, brevilineo, non sbaglia quasi mai una diagonale. Accanto a lui, Natali come centrale, mentre alla destra ci sarebbe qualche imbarazzo, stante il piede mancino che preferiscono tanto Pratali quanto Ogbonna, mentre Di Loreto non pare adattabile a giocare in una posizione defilata. Ma i primi due saprebbero senz’altro adattarsi.
"Una difesa così piazzata permetterebbe ai laterali di correre con maggior costrutto, e senza eccessivi patemi, dal momento che anche con lo schema attuale i terzini non godono di una protezione molto superiore. Arriverebbe qualche cross in più, e lo schema potrebbe essere tramutato in una sorta di 3-4-3 con la presenza in campo di Abate al posto di uno dei due mediani, a supportare maggiormente la coppia d’attacco; il discorso è ovviamente valido anche per Rosina, capace di ricoprire tanto il ruolo di punta quanto quello di suggeritore, e che si ritaglierebbe il suo spazio importante anche in una squadra così schierata, non appena l’infortunio gli permetterà di scendere nuovamente in campo.
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