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La difesa del Napoli: Koulibaly assenza pesante, Sarri pensa a come sostituirlo

L'avversario / La difesa del Napoli è la seconda migliore della Serie A, ma si presenterà alla partita contro il Toro senza un singolo capace di fare la differenza: Kalidou Koulibaly

Silvio Luciani

Kalidou Koulibaly ha vissuto una settimana molto particolare: prima è stato l’eroe della vittoria contro la Juventus e ora è il maggiore indiziato del Napoli che è naufragato a Firenze. Dopo il goal all’ultimo respiro nella sfida Scudetto, si è fatto espellere nelle battute inziali del match di domenica che ha decretato l’allontanamento – forse – definitivo dei partenopei dalla vetta bianconera. Per questo Sarri dovrà ridisegnare la propria linea difensiva e sostituire un giocatore del calibro di Koulibaly - tra l'altro in goal nella gara d'andata - non sarà una cosa semplice. Il Napoli è la seconda miglior difesa del campionato in virtù dei soli 26 goal subiti. Il centrale senegalese è sempre stato in campo, meno che in tre occasioni se includiamo l'espulsione di domenica. In questi 274 minuti il Napoli ha subito ben 6 reti: la media è semplice, 2 a partita senza di lui.

SPARTITO - Detto questo, grazie all’attenzione maniacale per l’aspetto tattico, sin dal suo arrivo ai piedi del Vesuvio, il tecnico toscano è riuscito a registrare un reparto che, a parità di uomini, subiva molte più reti: nelle 145 partite di Sarri sulla panchina del Napoli la media di goal subiti è di 0,96, mentre nei tre anni con Benitez era di 1,24 a partita. Tutto ciò grazie ad un grande lavoro sul reparto nella sua interezza e sui principi oltre che sulle qualità dei singoli: è uno spettacolo osservare il modo in cui la linea si muove all’unisono, sintomo di una grande organizzazione di gioco. Nella difesa di Sarri tutti i singoli sanno che musica suonare in uno spartito pressoché perfetto.

COSTRUZIONE – L'orchestra di Sarri produce gran bella musica: nella difesa a 4, i centrali - solitamente Koulibaly e Albiol - sono i primi a contribuire in fase di costruzione dell’azione e gli esterni - solitamente Hysaj e Mario Rui visto il lungo infortunio di Ghoulam – sono molto mobili e risultano determinanti nella doppia fase. Durante il giro palla, capita spesso di vederli occupare gli spazi offensivi lasciati dai movimenti di Insigne e Callejon. Il pressing forsennato della squadra, e la compattezza tra i reparti, porta la linea difensiva a rimanere molto alta: i giocatori azzurri cercano di recuperare la palla correndo in avanti, esponendosi talvolta a ripartenze pericolose. Anche per questo l’assenza di Koulibaly potrebbe pesare: essendo il difensore più veloce è colui che è solitamente deputato a recuperare in questo tipo di situazioni. Inoltre a sostituirlo potrebbe essere uno tra Chiriches e Tonelli, che anche in quanto a costruzione di gioco hanno meno qualità del senegalese.