"Il suo arrivo sulla panchina granata durante l’ultima estate fu accolto in maniera positiva dai tifosi. Era la prima volta, infatti, che la società decideva di dare le chiavi della squadra ad un allenatore emergente, capace di fare benissimo alla guida del Crotone, sfiorando quasi i playoff. E sa a ciò si aggiungeva il fatto che il tecnico in questione aveva già militato da giocatore tra le fila del Toro il quadro poteva dirsi completo. Sembravano esserci, insomma, tutte le carte in regola per un rapporto positivo tra Franco Lerda e i tifosi. Invece, molti di essi, dopo un inizio stentato, una squadra che non convinceva e un modulo che sembrava troppo offensivo e senza equilibrio cominciarono a criticarlo.
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La mano di Lerda
Il suo arrivo sulla panchina granata durante l’ultima estate fu accolto in maniera positiva dai tifosi. Era la prima volta, infatti, che la società decideva di dare le chiavi della squadra ad un...
"Tra i meriti del tecnico piemontese va anche sicuramente quello di aver saputo sopperire alla mancanza del regista, richiesto a lungo in sede di mercato ma non arrivato, sfruttando maggiormente il gioco sugli esterni e sgravando di compiti non propri De Feudis e De Vezze, cresciuti esponenzialmente quando la condizione è arrivata. Importante, pure, il recupero di Pratali, passato in poco tempo da indesiderato a cardine della difesa, a discapito di uno dei colpi del mercato scorso: Di Cesare.
"Infine, va sicuramente fatto notare come anche senza Bianchi il Toro sia riuscito a fare cose egregie. Poche squadre senza la loro punta di diamante ci sarebbero riuscite. Il Toro sì, ma ora il capitano è pronto a tornare e aiutare i suoi compagni nella corsa verso la promozione, svanita solo sul rettilineo finale nella scorsa stagione.
"(foto: M. Dreosti)
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