gazzanet

La moviola di Torino-Lazio 2-2: rigore giusto su Parolo. E su Barreca…

Gli episodi arbitrali / Il direttore di gara Giacomelli concede giustamente il penalty, ma sul terzino granata si poteva concedere il rigore. Il centrocampista della Lazio andava ammonito per gioco pericoloso e quindi espulso

Gualtiero Lasala

"Il Torino ha colto un pareggio casalingo contro la Lazio, conquistando il sesto risultato utile consecutivo: la gara disputata allo stadio Olimpico Grande Torino ha avuto episodi arbitrali su cui riflettere, perché sicuramente nel secondo tempo ci sono stati dei giudizi da parte di Giacomelli e dei suoi assistenti che potevano cambiare il volto del match. Ma andiamo per ordine.

"Al minuto numero 32 del primo tempo ecco il primo episodio dubbio: il terzino del Torino Antonio Barreca, dopo una progressione con la palla al piede, si trova di fronte una avversario in area di rigore. Il difensore biancoceleste non era intenzionato a commettere fallo sul giocatore del Toro, ma interrompe la sua corsa e quindi il rigore si poteva anche concedere e il match sarebbe cambiato radicalmente.

"Il secondo episodio importante riguarda un intervento di Parolo al minuto 32 del secondo tempo, quando il match era in situazione di parità: il giocatore biancoceleste, già ammonito nel primo tempo, interviene con la gamba troppo alta su Obi, colpendolo vicino al volto. L'intervento è senza dubbio pericoloso, e andava punito con un altro cartellino giallo.

 Il fallo di Parolo su Obi: il centrocampista biancoceleste meritava il secondo cartellino giallo

Il fallo di Parolo su Obi: il centrocampista biancoceleste meritava il secondo cartellino giallo

"Infine l'episodio più discusso è quello del rigore al minuto numero 46 del secondo tempo, a causa di un tocco col braccio di Parolo. Il calcio di rigore per il Toro è netto, come dice lo stesso regolamento: "L'arbitro deve valutare se il contatto tra il pallone e la mano o il braccio è voluto dal calciatore o se questi allarga, alza, muove o, comunque, tiene le mani o le braccia con l’intenzione di costituire maggior ostacolo alla traiettoria del pallone". Non si può perfettamente capire se il tocco di mano di Parolo fosse volontario o meno, ma di sicuro il centrocampista biancoceleste allarga le sue braccia con l'intenzione di aumentare il suo volume corporeo, fermando un tiro di Adem Ljajic.

"Da aggiungere è stato il fatto che Giacomelli in un primo momento non aveva concesso il rigore, mentre è stato l'assistente Di Paolo a far capire all'arbitro l'entità del fallo.