"Una sola sconfitta esterna in cinque partite, a fronte di ben quattro pareggi, ed una solida posizione di metà classifica, due lunghezze sopra il Toro (e nonostante un solo pareggio raccolto nelle ultime due partite): questa, in estrema sintesi, la “carta d’identità” del Catania, prossimo avversario dei ragazzi di Novellino domenica all’Olimpico in una partita che metterà in palio punti davvero pesanti.
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La prossima avversaria: il Catania
Una sola sconfitta esterna in cinque partite, a fronte di ben quattro pareggi, ed una solida posizione di metà classifica, due lunghezze sopra il Toro (e nonostante un solo pareggio raccolto nelle ultime...
"In effetti, la prima parte della stagione disputata dalla formazione etnea ha sorpreso un po’ tutti: dopo la meritatissima salvezza ottenuta la scorsa stagione, e giunta al termine di un torneo segnato in modo drammatico dagli incidenti occorsi in occasione del derby col Palermo, dopo un mercato estivo non proprio scintillante e soprattutto dopo la partenza del grande protagonista della rinascita, il tecnico Pasquale Marino, erano in molti a prevedere un campionato 2007/2008 pieno di patemi per la formazione rossoblu. Pronostici decisamente sballati, alla luce di quanto avvenuto finora, perché i bassifondi della classifica sono piuttosto lontani ed a Catania c’è addirittura chi ha iniziato a parlare di zona Uefa.
"Comunque prosegua la stagione, grande merito di questo ottimo avvio va al tecnico Silvio Baldini, che ha impostato la squadra con un 4-3-3 non troppo spregiudicato: in realtà c’è solo un’attaccante vero, Gionatha Spinesi (reduce da un strepitosa stagione 2006/2007, chiusa con 17 gol), coadiuvato sugli esterni da due mezzepunte spesso discontinue ma di straordinario talento come Mascara e l’uruguayano Martinez (quest’ultimo bomber della quadra a quota 3), e non a caso il Catania vanta il terzo peggior attacco della serie A con dieci gol fatti, due in meno del Toro. Per contro, la difesa è piuttosto solida (dieci anche i gol subiti, tre in meno rispetto ai granata), soprattutto grazie alla protezione di un centrocampo “da battaglia” basato su lottatori come Baiocco, Giacomo Tedesco ed Edusei ma anche sul talento del giovane argentino Mariano Izco, già buon protagonista durante la scorsa stagione, e sulle geometrie di Colucci. Nella retroguardia etnea non manca comunque l’esperienza, in particolare quella dei centrali Stovini e Sottil, ma anche dell’esterno destro Silvestri (unico probabile assente nella trasferta di Torino). A sinistra c’è il peruviano Vargas, mentre tra i pali Baldini si affida all’ex riserva Ciro Polito, che alla quarta giornata ha soppiantato l’argentino Bizzarri e non è più uscito, subendo solo sei reti in otto partite. In panchina, occhio soprattutto al giovane attaccante giapponese Morimoto, appena 19 anni.
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