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La prossima avversaria: il Livorno

di Andrea Rosselli

Se il calcio fosse una scienza esatta, Livorno-Torino dovrebbe essere una partita dall’esito pressoché scontato: da una parte...

Redazione Toro News

"di Andrea Rosselli

"Se il calcio fosse una scienza esatta, Livorno-Torino dovrebbe essere una partita dall’esito pressoché scontato: da una parte una formazione granata reduce dal fondamentale successo sul Napoli ed alla ricerca dei punti decisivi per la salvezza, dall’altra una squadra toscana con una piede e mezzo in Serie B, un terzo della rosa ai box tra squalifiche (sei) ed infortuni, ed una società quasi in disarmo (sembra ormai vicina la cessione del pacchetto di maggioranza da parte del presidente Aldo Spinelli).

"Purtroppo, il Toro ha una vocazione particolare per complicarsi la vita, e quindi i ragazzi di De Biasi faranno bene a prendere questo impegno con la massima concentrazione, senza aspettarsi regali e soprattutto senza pensare che l’undici di Orsi, per quanto raffazzonato, sia disposto a regalare i tre punti senza lottare.

"Detto questo, è chiaro che i padroni di casa non potrebbero presentarsi a questo appuntamento in condizioni peggiori. Le speranze di poter ancora agguantare la salvezza passavano necessariamente da un risultato positivo a Bergamo, ma il gol di Padoin sembra aver condannato senza appello Galante e compagni, tanto da aver generato un’autentica gazzarra dopo il fischio finale, con lo stesso Padoin nei panni del “colpevole” (di cosa, non è difficile intuirlo). Ora il quartultimo posto è lontano cinque punti, e con ogni probabilità non sarebbero sufficienti nemmeno due vittorie nelle ultime due partite (l’ultima giornata vedrà il Livorno impegnato ad Empoli), il che la dice lunga su quale possa essere lo stato d’animo all’interno dello spogliatoio amaranto.

"Costruire una formazione competitiva sarà un vero e proprio rebus per Nando Orsi, richiamato al posto di Camolese dopo la sconfitta interna di domenica scorsa col Milan. Privo degli squalificati Grandoni, Balleri, Pasquale, Pavan, Antonio ed Emanuele Filippini, oltre che degli infortunati Vidigal e Volpe, l’ex secondo di Mancini non sembra avere alternative: difesa a tre con la vecchia conoscenza granata Melara in campo dall’inizio accanto a Galante e Knezevic, poi dentro tutti i centrocampisti disponibili, a parte il “nostro” Vailatti (vale a dire Pulzetti, De Vezze, Giannichedda, Loviso e Bergvold), mentre in attacco Diamanti agirà in appoggio a Tavano (nella foto) oppure a Rossini.