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La prossima avversaria: il Parma

Per una curiosa coincidenza, il Toro si trova ad affrontare la seconda volta in quattro giorni un’avversaria reduce da un pareggio per 1-1 contro il Milan: dopo il Siena è infatti il turno del Parma, la cui...

Redazione Toro News

"Per una curiosa coincidenza, il Toro si trova ad affrontare la seconda volta in quattro giorni un’avversaria reduce da un pareggio per 1-1 contro il Milan: dopo il Siena è infatti il turno del Parma, la cui impresa assume ancora maggior valore visto che il prezioso punto è stato conquistato a San Siro, e contro una formazione rossonera molto più “completa” rispetto a quella vista in Toscana due settimane fa.

"Per la squadra di Mimmo Di Carlo, che nel finale ha addirittura sfiorato la vittoria, si è trattato del terzo segno X stagionale, dopo i pari interni con Catania e Cagliari, mentre la prima ed unica sconfitta è giunta al secondo turno sul terreno della sorprendente Atalanta. La prima vittoria deve ancora arrivare, così come per il Toro, e l’entusiasmo che ha fatto seguito alla prova di Milano sarà un avversario in più per i ragazzi di Novellino.

"Dopo la difficoltosa salvezza raggiunta la scorsa stagione, la rosa della formazione emiliana è stata sicuramente migliorata, anche se non stravolta. Si punta ancora sui giovani provenienti da un vivaio sempre florido, oltre che su qualche inserimento “mirato” in ogni reparto: è il caso di Stefano Morrone, solidissimo ed affidabile centrocampista d’interdizione arrivato dal Livorno, dell’esterno ex Udinese Damiano Zenoni, dell’esperto difensore centrale scuola Toro Giulio Falcone e soprattutto dei due attaccanti Reginaldo, brasiliano dal talento cristallino reduce da tanta panchina a Firenze (dove peraltro se la doveva vedere coi vari Toni, Mutu e Pazzini) e Bernardo Corradi, che come al solito segna poco ma sa fornire alla sua squadra un’enorme contributo in termini di pressing e sponde per i compagni.

"Il tecnico Di Carlo, reduce da un’esperienza esaltante a Mantova (della C2 alla B in due anni, e promozione nella massima serie sfiorata per due stagioni consecutive, come il Toro ben sa), ha impostato la squadra secondo un 4-3-3 molto offensivo, con due esterni velocissimi (Reginaldo e Pisanu, quest’ultimo autore del gol a San Siro, senza dimenticare l’ex empolese Matteini) ai lati del già citato Corradi. In porta la scelta è fra due veterani, l’ex leccese Pavarini ed il “nostro” Luca Bucci, mentre la linea difensiva è formata ai lati da Zenoni e Castellini (altra vecchia conoscenza granata) ed in mezzo da Falcone e Couto. Il centrocampo, tutto corsa ed aggressività, conta invece sul già citato Morrone e sui gioielli del vivaio, Dessena e Cigarini, con Parravicini prima alternativa.

"Da non dimenticare, ovviamente, il talento dei vari Morfeo e Gasbarroni, oltre alla potenza dell’attaccante croato Igor Budan, tutti alle prese con infortuni più o meno gravi: l’unico recuperabile per la partita col Toro sembra Gasbarroni, ma solo per la panchina.