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La prossima avversaria: il Siena

Dopo la rocambolesca salvezza raggiunta all’ultimo minuto dello scorso campionato ed una campagna acquisti assennata ma non proprio esaltante, il Siena era sicuramente considerato come una delle principali candidate alla...

Redazione Toro News

"Dopo la rocambolesca salvezza raggiunta all’ultimo minuto dello scorso campionato ed una campagna acquisti assennata ma non proprio esaltante, il Siena era sicuramente considerato come una delle principali candidate alla retrocessione, e la sconfitta interna subita alla prima giornata con la Sampdoria sembrava suffragare questa opinione, piuttosto diffusa tra gli addetti ai lavori.

"Tre settimane dopo, le cose sembrano decisamente cambiate. Già prima della sosta si era cominciato a capire che questa squadra tanto male non era: a dispetto della sconfitta 0-3 subìta all’Olimpico contro la grande Roma, infatti, i ragazzi di Mandorlini si erano fatti grande onore, facendo soffrire i giallorossi ed andando persino vicini al gol del pareggio prima di subire due reti nel finale di partita. Il resto è storia molto recente: dopo la pausa per le qualificazioni agli Europei 2008, all’Artemio Franchi si è presentato il Milan, anche se in formazione largamente rimaneggiata, ed i bianconeri hanno sfoderato una prestazione davvero sorprendente per qualità e quantità, soprattutto nel primo tempo. Solo il pari siglato in pieno recupero da Nesta ha impedito al Siena di cogliere quel primo successo stagionale che manca anche al Toro, ma questo non toglie nulla all’ottima partita dei toscani, apparsi in eccellente condizione fisica.

"La quadratura del cerchio l’ex allenatore del Padova sembra averla trovata con un 4-3-3 molto elastico (tanto da diventare un chiaro 4-4-2 o addirittura un 4-5-1 in fase difensiva), che fa del pressing esasperato e delle ripartenze in velocità il proprio tratto distintivo. Ad innescare il duo d’attacco Bucchi-Maccarone, che ha subito mostrato un’intesa ben oltre le aspettative, c’è soprattutto il talento di Daniele Galloppa, ventiduenne scuola Roma alla ricerca della consacrazione definitiva; fondamentali anche il senso tattico e la corsa dell’ex granata Vergassola e dell’esperto ceco Jarolim, oltre alla duttilità dell’ex primavera Juve De Ceglie (esterno sinistro d’attacco o di centrocampo a seconda delle necessità, con Maccarone e Bucchi a scambiarsi il posto in mezzo e sulla fascia destra). In panchina, pronto alla bisogna, un altro ex del Toro, Codrea.

"Il reparto offensivo è molto interessante, anche se forse un po’ troppo numeroso…detto di Bucchi, Maccarone e De Ceglie, va infatti ricordata anche la presenza di Frick (ma il bomber del Liechtenstein, espulso contro il Milan, non ci sarà a Torino), Corvia, Locatelli e del diciassettenne argentino Forestieri, scuola Genoa, del quale si dicono meraviglie.

"Anche la difesa è stata costruita con criterio, sebbene le carte d’identità dicano che la media è oltre i 30 anni. Accanto agli esperti Bertotto, Portanova ed Alberto, è arrivato un altro veterano come l’ex atalantino Loria, oltre all’ex Cesena Ficagna e soprattutto a due giovani molto interessanti come Rossettini e Grimi (argentino in prestito dal Milan), entrambi titolari contro i rossoneri; il tutto senza dimenticare la grande affidabilità tra i pali del greco Eleftheropoulos e dell’ex meteora granata Manninger (col primo preferito al secondo nell’ultima uscita).