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La rinascita degli esterni

Archiviato definitivamente il mercato invernale la gara di ieri sera si presentava come un ostacolo particolare da affrontare: c'era chi, deluso dalle trattative inconcluse, poteva incontrare qualche difficoltà a concentrasi per...

Stefano Rosso

Archiviato definitivamente il mercato invernale la gara di ieri sera si presentava come un ostacolo particolare da affrontare: c'era chi, deluso dalle trattative inconcluse, poteva incontrare qualche difficoltà a concentrasi per affrontare la gara, chi, col contrario, poteva finalmente tranquillizzarsi dopo essere stato a lungo sul piede di partenza o chi semplicemente non si era mai posto particolari problemi al riguardo.

Qualunque fosse la situazione degli esterni granata Juan Surraco – erroneamente dato per trasferito a Grosseto dagli operatori di mercato - e Nnamdi Oduamadi – accostato a più riprese alla Juve Stabia – i due giocatori hanno dimostrato di aver compreso appieno l'importanza della riconferma disputando entrambi un'ottima gara e facendo presagire al meglio per quest'ultima fase di campionato.

L'Uruguagio ex Livorno, oltre all'assist decisivo per l'autorete di Tonucci, ha saputo darsi molto da fare sulla corsia destra del campo e – seppur con qualche pallone sprecato di troppo – ha dato segnali di crescita incoraggianti anche dal punto di vista tattico, dimostrandosi molto intelligente nel far girare il pallone da un lato all'altro del campo ma soprattutto nel muoversi senza palla. Col passare dei minuti, finchè Ventura l'ha poi avvicendato con Stevanovic, Surraco ha però mostrato un netto calo fisico e mentale, sintomo di una condizione ancora non propriamente ottimale.

Sulla sponda opposta, invece, prestazione contraria per il Nigeriano ex Milan: Odu ha messo in mostra la sua abilità nel puntare l'uomo e convergere sul destro per arrivare al tiro, ma altrettanto importanti sono stati i suoi ripiegamenti difensivi ad aiutare Parisi e la quantità infinita di falli – non sempre refarguiti correttamente da Candussio, con Tonucci che avrebbe meritato ben più di un solo cartellino giallo – che è riuscito a procurarsi sulle ripartenze. Per diventare un giocatore importante per questa squadra, però, Oduamadi deve ancora crescere sotto l'aspetto tattico: troppo prevedibili, alla lunga, i suoi movimenti col pallone tra i piedi, troppa lentezza a rientrare in posizione o capire il movimento da fare senza la sfera.

Considerando le prestazioni dei due giocatori, ed i rispettivi margini di crescita e miglioramento, non si può che essere ottimisti in vista di questo finale di stagione: i problemi di Ventura sulle corsie laterali, in attesa del pieno recupero di Guberti, con l'acquisto di Pasquato ed il recupero di questi due giocatori arrivati a Torino durante l'estate si possono senz'altro tramutare in un'abbondanza interessante di alternative.

(foto N.Campo)