di Andrea Ferrini
toro
L’Alessandro ritrovato
di Andrea Ferrini
Quando al trentaquattresimo del secondo tempo una giacca blu è entrata in campo per dare manforte (“per placare gli animi di alcuni compagni” rivelerà...
Quando al trentaquattresimo del secondo tempo una giacca blu è entrata in campo per dare manforte (“per placare gli animi di alcuni compagni” rivelerà poi in conferenza stampa) ai compagni impegnati in un accenno di rissa, rischiando di venire espulso da un arbitro lunatico a senso unico, il tifoso granata ha vissuto emozioni contrastanti: da una parte la paura di perdere un giocatore a causa di un’ingenuità dovuta all’eccessivo agonismo, dall’altra l’orgoglio di vedere dei giocatori pronti a difendersi l’un con l’altro mettendo a rischio la propria “incolumità calcistica”.
Quella giaccona blu altri non era che Alessandro Sgrigna, uscito solamente un minuto prima dopo una gara piena di corsa, occasioni pericolose e botte da orbi (ricevute).
Il numero 10 granata pare tutto un’altro giocatore rispetto a quello impreciso e affannato del Toro di Franco Lerda.
"Il mister è stato bravo a portare serenità in tutto l'ambiente. Ha lavorato molto sulla testa, dopo la passata stagione in cui c'erano stati diversi problemi, Ventura è stato bravo a intervenire a livello psicologico e a rasserenare tutto l'ambiente intorno al Toro". È un concetto che sottolinea con forza Alessandro, che in questa stagione è il miglior realizzatore dei granata in rapporto ai minuti giocati.
Ora, complice l’assenza forzata per diversi turni di capitan Bianchi, i tre attaccanti avranno l’occasione giusta per non far rimpiangere gli assenti e coloro che in passato hanno deluso potranno riscattarsi aiutando il Toro a non frenare la propria cavalcata verso la promozione.
(Foto: Campo)
© RIPRODUZIONE RISERVATA