di Paolo Morelli
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L’altalena Palermo
di Paolo Morelli
La prossima gara di campionato potrebbe rappresentare la svolta per il Toro, a seconda di quanto riuscirà a fare Camolese. Ma lasciamo da parte la retorica, il Palermo...
La prossima gara di campionato potrebbe rappresentare la svolta per il Toro, a seconda di quanto riuscirà a fare Camolese. Ma lasciamo da parte la retorica, il Palermo è un avversario difficile, che però tra le mura "amiche" non è nuovo ad amnesie, basti ricordare il sonoro 0-4 subito dal Catania. I rosanero stanno vivendo un campionato altalenante, ma non sono lontani dalla Uefa. La sconfitta subita ad opera del Chievo dà loro un ottimo motivo per riscattarsi immediatamente, e la sfida casalinga col Toro è vista dagli uomini di Ballardini come l'occasione per farlo.Sicuramente non è un buon momento quello attraversato dalla dirigenza rosanero. Le accuse del pentito Marcello Trapani, ex avvocato del clan mafioso dei Lo Piccolo, stanno gettando discredito sul presidente Zamparini, il quale ha anche paventato l'ipotesi di abbandonare la squadra. Il nuovo filone di indagini è arrivato a toccare anche Rino Foschi, che durante i («meravigliosi») sei anni al Palermo, avrebbe - sempre secondo le accuse di Trapani - ceduto alle pressioni indirette dei Lo Piccolo per avere favori dal club. A ciò si aggiunge il sospetto di due partite "combinate" durante il penultimo campionato di serie B. Problemi anche per lo stadio, che Zamparini sembra non avere più intenzione di costruire a causa dei problemi derivanti dalle indagini della Procura. «Lasciamo chiarire queste cose, poi vediamo» ha detto il presidente.A parte queste vicende che col calcio giocato hanno poco a che fare, è rilevante il grande scambio di giocatori avvenuto fra Toro e Palermo negli ultimi anni. Corini, Barone, Di Michele, Diana, Dellafiore, Pisano, ma anche Bovo (venuto a Torino e tornato in Sicilia), confermano i buoni rapporti tra Zamparini e Cairo. Senza contare il già citato Foschi, passato prima al Genoa e poi, dopo un periodo di "disoccupazione", al Toro. Il Palermo è una squadra in buona forma, dotata di ottimi interpreti offensivi (Miccoli e Cavani su tutti) e una solida struttura di gioco, che passa per i piedi di Liverani (cercato dal Toro a giugno dell'anno scorso) e Simplicio, il quale segnò ai granata nella passata stagione, prima del pareggio di Recoba. Un metro di misura del valore della rosa palermitana è il numero di giocatori in Nazionale, sono sei: Amelia (Italia), Bresciano (Australia), Mechedlidze (Georgia), Cavani (Uruguay), Ujkani (Albania), Kjaer (Danimarca).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
La prossima gara di campionato potrebbe rappresentare la svolta per il Toro, a seconda di quanto riuscirà a fare Camolese. Ma lasciamo da parte la retorica, il Palermo...
La prossima gara di campionato potrebbe rappresentare la svolta per il Toro, a seconda di quanto riuscirà a fare Camolese. Ma lasciamo da parte la retorica, il Palermo è un avversario difficile, che però tra le mura "amiche" non è nuovo ad amnesie, basti ricordare il sonoro 0-4 subito dal Catania. I rosanero stanno vivendo un campionato altalenante, ma non sono lontani dalla Uefa. La sconfitta subita ad opera del Chievo dà loro un ottimo motivo per riscattarsi immediatamente, e la sfida casalinga col Toro è vista dagli uomini di Ballardini come l'occasione per farlo.Sicuramente non è un buon momento quello attraversato dalla dirigenza rosanero. Le accuse del pentito Marcello Trapani, ex avvocato del clan mafioso dei Lo Piccolo, stanno gettando discredito sul presidente Zamparini, il quale ha anche paventato l'ipotesi di abbandonare la squadra. Il nuovo filone di indagini è arrivato a toccare anche Rino Foschi, che durante i («meravigliosi») sei anni al Palermo, avrebbe - sempre secondo le accuse di Trapani - ceduto alle pressioni indirette dei Lo Piccolo per avere favori dal club. A ciò si aggiunge il sospetto di due partite "combinate" durante il penultimo campionato di serie B. Problemi anche per lo stadio, che Zamparini sembra non avere più intenzione di costruire a causa dei problemi derivanti dalle indagini della Procura. «Lasciamo chiarire queste cose, poi vediamo» ha detto il presidente.A parte queste vicende che col calcio giocato hanno poco a che fare, è rilevante il grande scambio di giocatori avvenuto fra Toro e Palermo negli ultimi anni. Corini, Barone, Di Michele, Diana, Dellafiore, Pisano, ma anche Bovo (venuto a Torino e tornato in Sicilia), confermano i buoni rapporti tra Zamparini e Cairo. Senza contare il già citato Foschi, passato prima al Genoa e poi, dopo un periodo di "disoccupazione", al Toro. Il Palermo è una squadra in buona forma, dotata di ottimi interpreti offensivi (Miccoli e Cavani su tutti) e una solida struttura di gioco, che passa per i piedi di Liverani (cercato dal Toro a giugno dell'anno scorso) e Simplicio, il quale segnò ai granata nella passata stagione, prima del pareggio di Recoba. Un metro di misura del valore della rosa palermitana è il numero di giocatori in Nazionale, sono sei: Amelia (Italia), Bresciano (Australia), Mechedlidze (Georgia), Cavani (Uruguay), Ujkani (Albania), Kjaer (Danimarca).
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