L’Angelo azzurro

Angelo in Nazionale. La notizia arrivata in tarda serata, dopo la gara vinta dagli azzurri di Prandelli e in vista dell'amichevole di martedì, è di quelle capaci per un attimo di risollevare un ambiente che di buone notizie quotidiane avrebbe sempre bisogno. Nonostante un campionato concluso solo con l'ottavo posto, nonostante la militanza in serie B, nonostante questo ed altro Angelo Ogbonna ha meritatamente conquistato la maglia azzurra della Nazionale A.

Da quasi quattro anni un giocatore granata non figurava tra i convocati del Commissario tecnico azzurro: l'ultimo in ordine di tempo era stato Rosina nell'ottobre del 2007. Andando a ritroso ritroviamo Simone Barone e prima ancora Antonino Asta, nel 2002. Nove anni e soltanto quattro giocatori in azzurro (cinque se si considera Abbiati, convocato nella stagione 2006-07 ma mai sceso in campo).

Ogbonna, un difensore che meriterebbe un palcoscenico superiore alla B (e i tifosi sperano che ciò possa avvenire con la maglia del Toro) e che è arrivato in Prima squadra passando dalle giovanili granata. Un prodotto del vivaio, dunque. Come Lentini, come Venturin, ultimi due capaci di partire dal Settore giovanile granata e di arrivare, continuando a militare nel Toro, alla conquista della maglia della Nazionale. Passando dalla B, poi, cosa veramente rara, perchè se si fa eccezione all'anno della Juventus nella serie cadetta si deve tornare al 2002 e alla convocazione di Maccarone, allora giocatore dell'Empoli in B.

Piccola curiosità, è ancora l'Irlanda nel destino 'nazionale' di Angelo Ogbonna. Due anni fa la chiamata del ct della Nigeria, Shuaibu Amodu (prima delle 8 gare con l'Under 21) rifiutata per aspettare quella italiana. Anche allora, come adesso, l'avversaria era l'Irlanda. Ma stavolta Angelo non vorrà mancare.