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Lavorare con umiltà

di Paolo Morelli

Era arrivato a gennaio nel cosiddetto mercato “di riparazione”, in compagnia di Pisano, scaricato dal Palermo pure lui. Aimo Stefano Diana, ala destra di...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Era arrivato a gennaio nel cosiddetto mercato “di riparazione”, in compagnia di Pisano, scaricato dal Palermo pure lui. Aimo Stefano Diana, ala destra di qualità, era l’esterno che serviva a Novellino nel suo 4-4-2. All’esordio segna subito al Palermo, quasi a voler dare il ben servito a chi aveva smesso di credere in lui. E nel continuo del campionato il concetto verrà ribadito più volte con altre ottime prestazioni. L’intesa con Comotto è perfetta e, alcune volte, Diana farà anche il terzino al suo posto, senza mai sfigurare e distinguendosi sempre per impegno e caparbietà.Poi il campionato finisce, chi vuole andarsene se ne va e il posto da terzino destro resta vacante. Tocca a lui, che a 30 anni decide di accettare la “retrocessione” sulla linea difensiva. Lì dietro pare un po’ sacrificato, viste le sue doti offensive che gli permettono anche di segnare un gol di tanto in tanto. Ma c’è da dire che nel 4-3-3 proposto da De Biasi forse quella è la posizione più congeniale per lui, che a difendere non se la cava poi così male. Come terzino destro aveva già giocato in passato, è quindi un ruolo che conosce già. Far su e giù sulla fascia non è mica roba da poco, ci vogliono polmoni e tanta energia per arrivare al fondo ed avere la lucidità di crossar bene. Ma le sfide non hanno mai impaurito Diana, e questa ha deciso di raccoglierla e vincerla.E finalmente anche Lippi si accorge dell’esistenza di validi giocatori nel Toro. Oltre a Sereni, inserito nella famosa “lista dei 50” osservati speciali in vista dei Mondiali (era ora), c’è anche Aimo Diana. Una bella soddisfazione, per un giocatore che qualche anno fa in Nazionale ha giocato 13 volte segnando anche un gol. E visti i risultati degli ultimi Europei forse è giusto che il selezionatore azzurro la smetta di guardare sempre alle solite squadre e ai soliti giocatori. Non deve essere convocato per forza, certo, ma già il fatto che Lippi lo tenga in considerazione – così come il portierone granata, a differenza del suo predecessore – è un attestato di stima che fa sempre piacere. L’impegno e il carattere saranno l’arma vincente per il centrocampista bresciano convertito a terzino.