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Lazio, in casa è una macchina

Da una parte il turnover di Ventura, dall’altro quello di Petkovic. Solo che in casa Lazio hanno deciso gli infortuni e il giudice sportivo, non il tecnico che pure nelle prossime settimane...

Federico Danesi

"Da una parte il turnover di Ventura, dall’altro quello di Petkovic. Solo che in casa Lazio hanno deciso gli infortuni e il giudice sportivo, non il tecnico che pure nelle prossime settimane vivrà un ciclo di fuoco avendo dopo il Toro la trasferta di Catania, il derby e poi la visita allo Juventus Stadium. OLIMPICO BENEDETTO- Tutte gare che diranno un po’ di più sulla stagione biancoceleste. Ma intanto molte risposte sono già arrivate, in primis quella che dimostra come la Lazio all’Olimpico sia squadra capace di trasformarsi e di concedere praticamente nulla. Contro il Toro l’ennesima controprova per una squadra che sinora ha mostrato di avere risorse infinite nella rosa e soprattutto di saper reagire al meglio ad ogni piccolo o grande passo falso.

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"CAMBIO MODULO - Questa sera molto probabilmente Vladimir Petkovic cambierà modulo anche per dare un’ultima possibilità all’albanese Cana che dovrebbe guidare il centrocampo piazzandosi davanti alla difesa a quattro e in coppia con Gonzalez, mentre davanti a lui ci sarà un trio con Lulic, Candreva e Mauri con Klose in avanti anche se l’alternativa è rappresentata dalle due punte, con Floccari in campo dal primo minuto.

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"INCROCI DI MERCATO - Dovesse succedere così sarebbe anche una curiosa sfida a distanza con capitan Bianchi visto che entrambi sono stati e saranno oggetti desiderati sul mercato, anche per caratteristiche tecniche che pochi in Italia hanno. Floccari piace all’Inter come vice-Milito ma anche al Napoli come ricambio per Cavani. E pure al Toro, soprattutto se il capitano dovesse partire, magari destinazione San Paolo (inteso come stadio di Fuorigrotta) dove lo attende Mazzarri. Non ci sarà, in chiave mercato, Zarate che ancora una volta è stato bocciato e forse sarà quella decisiva.

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"PETKO COME VENTURA - E poi c’è la sfida tra allenatori, molto più simili come metodi di quanto si possa pensare, al di là di modulo e uomini. Petkovic alla vigilia ha speso parole belle per il Toro e per i metodi di Ventura, avendolo già incontrato e studiato in precampionato. Entrambi sposano la cultura del lavoro, sul dialogo con il gruppo sino all’estremo, sull’allenamento della testa oltre che del fisico. Entrambi privilegiano il bel gioco al risultato fine a se stessi, anche se allenano in due piazze mica facili da questo punto di vista. Petko per ora ha convinto, Ventura un po’ meno. Ecco perché anche il loro sarà confronto interessante.Federico Danesi(foto M.Dreosti)