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Lazio-Torino: non è tutto da buttare, ma dov’è il salto di qualità?

Lazio – Torino 2-1 / I granata non giocano male a Roma, ma ci sono dei limiti che contro le squadre di qualità vengono fuori

Gianluca Sartori

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"La quarta sconfitta in campionato porta con sé dei rimpianti per un Torino che torna a casa consapevole di avere delle potenzialità ma anche dei problemi da risolvere, che marcano la differenza con le squadre di qualità come questa Lazio e per ora impediscono alla squadra di decollare. Problemi che limitano i granata alla dimensione di squadra di metà classifica, che al momento non riesce a regalarsi una gioia contro squadre di levatura importante.

"ERRORI BANALI E POCA AGGRESSIVITA' NEL FINALE - Il Torino all'Olimpico di Roma non ha giocato male, e nonostante una prima mezzora “sparata” della Lazio è riuscito a tenere il campo, rendendosi pericoloso a più riprese e cercando di giocare a calcio anche su un campo difficile, in casa di una delle squadre più “calde” del momento. Ma allora cosa è mancato? A punire i granata sono stati degli errori ( si spera di gioventù) di troppo. In qualche giocatore granata (due nomi su tutti, Bruno Peres e Sanchez Mino) le qualità ci sono, ma manca dal punto di vista mentale la capacità di evitare cali di concentrazione e la lucidità di trovare la giocata giusta nel momento giusto. Tutta la squadra ha poi mancato di “granatismo” nell'ultimo quarto d'ora, in cui i granata non sono riusciti neppure lontanamente a produrre un forcing finale, facendosi imbrigliare e irretire nella propria metà campo da una Lazio che ha dimostrato perché al momento sia superiore ai granata.

"DIFFERENZA QUALITATIVA - Impossibile poi non evidenziare la maggior qualità della rosa laziale, sia nei titolari (giusto per fare un esempio, un Biglia è certamente di un altro livello rispetto al pur encomiabile “Professò” Vives) che nei ricambi - Pioli ha come attaccante di riserva un certo Klose, al Toro al momento mancano molto risorse offensive da inserire a partita in corso, perché Amauri e Barreto anche ieri non sono riusciti a incidere. Maggior qualità che, appunto, si manifesta in concreto nel saper cogliere le occasioni e nell'evitare distrazioni in fase difensiva (Moretti e Bruno Peres assopiti in occasione del secondo gol laziale si fanno bruciare sulla seconda palla sia da Klose che da De Vrij).

"Insomma, l'appuntamento con una soddisfazione contro una squadra importante è ancora una volta rimandato, e non per caso o per sfortuna ma perchè c'è bisogno di crescere ancora. La consolazione è che i margini di miglioramento ci sono, visto che Ventura anche ieri schierava una squadra per metà composta da giocatori sotto i 26 anni e che comunque tutto sommato avrebbe potuto portare via un punto da Roma. Adesso è l'ora di mettersi alle spalle questa sconfitta, e anche in fretta: il doppio impegno casalingo con Parma e Atalanta deve vedere i granata mettere via punti importanti per rinverdire una classifica che va migliorata.