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Lazio-Torino, perché sì e perché no: conto aperto tra granata e biancocelesti

Due motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l'avversaria di turno, in questo caso la Lazio di Sarri

Silvio Luciani

Lazio-Torino, perché sì e perché no: conto aperto tra granata e biancocelesti- immagine 2

 

Sarri per consolidare il piazzamento in Europa, Juric per collezionare uno scalpo importante e dare seguito agli ultimi risultati ottenuti contro Salernitana e Milan: Lazio-Torino (calcio d'inizio alle 20:45) mette in palio tre punti pesanti, soprattutto per la rivalità accentuata dagli ultimi episodi tra le due squadre. I due scontri (tra campo e giustizia sportiva) dello scorso campionato avevano surriscaldato gli animi, ma dall'Olimpico all'Olimpico il Toro è completamente un'altra squadra. I granata sono già tranquilli e potranno affrontare la partita di questa sera con un atteggiamento diametralmente opposto rispetto alla gara dello scorso 18 maggio, che aveva certificato la salvezza in extremis degli uomini di Nicola. E allora, come di consueto, nel percorso di avvicinamento alla partita riassumiamo i temi principali nel "perché sì e perché no": due motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l'avversaria di turno, in questo caso la Lazio di Maurizio Sarri.

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